Da qualche giorno molti gesti quotidiani sono diventati sanzionabili in città e tra le mura universitarie, vale a dire: sedersi sui gradini per mangiare un panino o sdraiarsi su una panchina, e tante altre semplici azioni che potete trovare descritte nelle fantastiche ordinanze della giunta a marchio Lega.
È un vero e proprio ossimoro quello che troviamo scritto nelle ordinanze dove ai termini “suolo pubblico” sono affiancati i più disparati divieti relativi a qualsivoglia azione normalmente svolta in questi luoghi[1]. La schizofrenia deve essere risolta: o questi spazi costituiscono un bene pubblico e quindi è possibile usufruirne al meglio, oppure il comune di Pisa e la sua università sono diventate proprietà proprietà private; in quest’ultimo caso aspettiamo solo il momento in cui si dovrà pagare anche il parcheggio per la bici.