L’Assemblea è diffidata. Viva l’Assemblea!

OGGI 05/10, ASSEMBLEA PUBBLICA ORE 17 A PALAZZO RICCI

Diffida all'assemblea dei diffidati

Diffida all’assemblea dei diffidati. Il nostro rettore ha uno strano senso dell’umorismo.

Mancarella ha deciso che deve essere diffidata anche l’assemblea che contesta le sue stupide diffide. Vista l’intensa attività gli consigliamo di mandare tutte le prossime diffide all’indirizzo ufficiale degli studenti da diffidare, creato appositamente per le utilissime mail del caro rettore™: diffideunipi@spam4.me

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Le mille e una diffida

È estate, fa caldo, abbiamo gli esami e il periodo storico-politico è sicuramente suggestivo.
Alle suggestioni non è riuscito a sfuggire, magnificamente come gli si confà, il nostro caro munifico rettore. Agitando il suo nuovo ventaglio composto da minacciose diffide, improvvisamente ha iniziato a combattere contro i fantasmi. L’eroico rettore non solo decide che tutt* noi non esistiamo, ma come si addice al migliore dei donchisciotte inizia a diffidarci tutti: è successo a eigenLab a causa di un aperitivo nel giardino del Fibonacci, a Sinistra Per a causa di un innocuo cineforum e a eXploit per aver osato aspirare al giardino di fronte. Neanche l’Aula R è stata risparmiata dalla furia del nostro eroe.

Un comunissimo esemplare di Mancarella diffidente. Attenzione, morde!

 
Ma come i mulini anche noi non ci arrendiamo!
Ci vediamo giovedi 12 ore 11:30 al rettorato, durante l’ultima seduta del Senato Accademico: conferiremo al nostro Don Manchisciotte onori e gloria di fronte a cotanto potere.
Leggeremo diffide, editti, infesteremo ponti, attraverseremo muri e agiteremo catene per farci sentire.
Non lasceremo che l’università venga affossata dalle scartoffie burocratiche, da norme soffocanti e atti schizofrenici protocollati in questura.
 
Non lasceremo i nostri spazi.
Non abbandoneremo le nostre libertà di agire e costruire.

Verranno al contrattacco, con elmi ed armi nuove

Il casottino di eigenLab è ancora senza corrente, e gran parte delle attività agonizza in una condizione di stasi ormai da più di una settimana. Al momento siamo in attesa di una comunicazione da parte del rettore sulla questione specifica della corrente.

Oltre alle attività “interne” di un collettivo, gli spazi autogestiti vengono attraversati da migliaia di student* anche solo per studiare, incontrarsi e rilassarsi nelle pause, ripararsi una bicicletta…

Per quanto riguarda lo spazio, è ufficialmente sotto sgombero, e questa sarebbe una questione ben più semplice se non riguardasse tutte le realtà devianti dell’università animate e autogestite da studentesse e studenti. Proprio nei loro confronti l’amministrazione centrale ha in mente un piano di riqualificazione complessiva, con la loro espulsione e la riorganizzazione funzionale delle (c’è da dire purtroppo piccole) aree e spazi che occupano.

Nell’epoca in cui gli identitarismi si confondono con i populismi per mano dei professionisti del decoro per generare nuovi -ismi che riecheggiano fascismi fatti di frontiere, tolleranza zero e soppressione di qualsiasi forma di devianza dalle strade, dalle città, dalle università, elmi ed armi nuove richiedono una riflessione-azione lucida, decisa, concertata, partecipata.

Si impone pertanto la forma assembleare, che includa oggi più che mai tutte e tutti, da chi vive la militanza come un nucleo fondante della propria persona, a chi attraversa tutti gli spazi comuni, dalle aule studio, alle iniziative culturali, alle rappresentanze, alle lotte e le solidarietà trasversali in seno al tessuto sociale.

Domani, giovedì 28 giugno, alle ore 21 ci vediamo ad eXploit (largo Bruno Pontecorvo, davanti al dip. di Matematica) per parlarne: studenti e studentesse, collettività, e chiunque in generale vive e attraversa le aule studio e gli spazi autogestiti in università, è invitato/a a partecipare!

Le domande poste al rettore all’incontro di martedì 26 scorso. Di quanto emerso da quell’incontro parleremo con tutte le persone interessate all’assemblea di domani (oppure passate in casottino o contattateci)

Festa delle Autoproduzioni Solidali

Clicca sulla locandina per leggere il programma!

Domani, sabato 26 Maggio 2018, piazza Martiri della Libertà (aka piazza S.Caterina) si riempirà di giuoiosi banchetti, artigiani/e, contadini/e, gruppi di musicanti & artisti per la tradizionale Festa delle Autoproduzioni Solidali,  un’occasione per incontrarsi, conoscersi, … e confrontarsi sulle alternative per un mondo più buono e più giusto (gustando magari una birra artigianale insieme a una focaccia fatta col metodo tradizionale).

eigenLab parteciperà alla festa portando un ricettario collaborativo (abbiamo semplicemente impaginato a libretto le ricette che manteniamo sulla wiki). Ci sarà anche il banchetto di scambio/offerta piante e semi, con le varietà che coltiviamo nell’orto!

Ci sarà anche il laboratorio di rilegatura, per imparare come si materializza un libro bellissimo e robusto (non i troiai rilegati con le spirali plasticose) usando pochissimi $€ e tanta fantasia. Se vuoi partecipare, porta con te il .pdf del libro che vuoi stampare e legare!

Vi invitiamo anche a partecipare al dibattito (con merenda!) che si terrà nel pomeriggio; vi aspettiamo numeros*!

Incontri di autoformazione 3D

Primo appuntamento: Lunedì 16 Aprile ore 19:00 in laboratorio!

In questa foto stiamo assemblando la struttura in compensato: i pezzi ce li hanno tagliati al FabLab Genova con la loro tagliatrice laser Open Source! Una volta montato, abbiamo resinato il telaio per renderlo rigido e solido.

Come funziona la stampa 3D, e soprattutto: perché è interessante? Cosa si può fare con una stampante 3D?
Anziché comprare una stampante da assemblare, abbiamo deciso di utilizzare i progetti del modello Kodama (modificati dal FabLab di Genova) per costruirla da zero. Gli aspetti ingegneristici (meccanica, elettronica..) di questa prima fase hanno lasciato il posto agli aspetti più matematici e informatici quando la macchina è stata completata, per adattare il firmware e gestire la geometria della macchina. Una volta stabilizzato il setup della stampante si affrontano le fasi di produzione: dalla progettazione con software di modellazione 3D oppure CAD, calibrare la macchina (ad es. temperature degli estrusori, velocità dei motori, etc.), scegliere il materiale di stampa più adatto (ad es. alcune plastiche forniscono maggior resistenza meccanica mentre altri tipi permettono stampe più dettagliate) e infine stampare i pezzi e prepararli per il loro uso.

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