Il pomeriggio del 27 novembre abbiamo iniziato il montaggio di Pisa::power avendo già esplorato il tetto qualche giorno prima per accertarci della presenza di elettricità e la possibilità di accesso allo stesso.
Dopo un lauto pranzo ed un caffè nel sottotetto abbiamo iniziato il montaggio. Il tetto dell’ascensore ha reso comodo l’allaccio dell’antenna sui pali esistenti per le antenne televisive, basta solo avere l’accortezza di posizionarla lontano dalle ghiere di metallo delle antenne tv (il metallo infatti scherma le onde elettromagnetiche e diminuisce quindi il segnale). Visto che la posizione del nodo è buona e potrebbero quindi aggiungersi altre antenne direzionali, decidiamo di installare una cassetta stagna per posizionare vicino l’antenna uno switch ed il relativo PoE https://wiki.eigenlab.org/index.php/HowToRete.
A causa della posizione della stanza del proprietario del nodo, dove dovrà essere messo un server per il routing, trapaniamo il soffitto dentro casa, ritrovandoci comodamente nel sottotetto, vicino al punto luce che avevamo trovato (meravigliosa punta da 20 comprata per l’occasione!).
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Verso Agorà 99 – [eng] Contributo al workshop TECHNOPOLITICS, NETWORKS & DEMOCRACY
The relationship between movements and the Internet is in continuous mutation since the rise of the latter. New places of aggregation, sociality and conflict are always built by social organizations in real life, and since the Internet has become an important and diffuse mean of communication, this tendency has affirmed also in this new field. We would like to consider this phenomenon and analyze it in some of its aspects, beginning with some considerations about the different possibilities we have while using the Internet for social purposes. Continua a leggere
Né Newton né Leibniz ma mente collettiva
“Omnia sunt communia” – Thomas Muntzer
All’interno della comunità matematica si discute tutt’ora, anche se ormai folcloristicamente, della disputa molto accesa e mai conclusa tra Isaac Newton e Gottfried Leibniz per la paternità del calcolo infinitesimale, branca fondante dell’analisi matematica e dunque presupposto per tanti risultati tecnologici e scientifici dell’ultimo secolo.
Newton, pur iniziando prima di Leibniz a sviluppare il “metodo delle flussioni”, tardò molto nel pubblicare i suoi risultati. Inizialmente tra i due nacque un produttivo scambio epistolare, tramite il quale gli scienziati iniziarono a comprendere la portata delle loro intuizioni, ma che terminò bruscamente non appena si presentò ad entrambi il timore di vedersi strappare il primato della scoperta.
Nel 1684 Leibniz pubblicò il “Nova methodus pro maximis et minimis”, primo trattato di analisi matematica mai pubblicato. Fu allora che Newton accusò il collega di plagio, appellandosi alla Royal Society of London, del quale era membro onorario, per essere riconosciuto come padre di quelle scoperte che non pubblicò però prima del 1687, nel suo celebre “Philosophiae naturalis principia mathematica”. Leibniz dal canto suo sostenne che anche prima di leggere i testi di Isaac avesse ottenuto certi risultati. Continua a leggere
La prima guerra mondiale del Web – Spunti per una discussione sulla rete come bene comune.
È notizia di poche ore fa che la discussione su SOPA e PIPA sia stata rimandata a data da destinarsi e che i principali esponenti favorevoli a queste leggi liberticide stiano facendo i primi passi indietro. Ciò che ha portato a questo risultato è stato, da una parte, l’auto-oscuramento per protesta di molti siti mainstream, come Wikipedia, WordPress, Wired, Google, affiancati da un esercito di portali piu’ piccoli e meno conosciuti, dall’altra l’imponente mobilitazione dell’opinione pubblica. Non è da sottovalutare, poi, l’efficacia dell’attacco informatico da parte del gruppo di cyberattivisti Anonymous, scatenata dall’oscuramento di Megaupload da parte dell’FBI, a molti siti del governo USA, di major e case discografiche americane, a cui hanno partecipato anche tantissimi utenti non facenti parte del gruppo hacker. Continua a leggere
Cyber Rights Day: intervista a Carlo Gubitosa
1)Partiamo dai fatti recenti. Il provvedimento improvviso che ha portato alla chiusura/sospensione di Megaupload e le imminenti proposte di legge americane del SOPA e PIPA hanno riport ato l’ attenzione pubblica su tematiche spesso trascurate quali copyright, pirateria e diritti digitali. La maggior parte dei siti di informazione hanno quindi espresso la loro contrarietà a provvedimenti troppo coercitivi, chiedendo dei sistemi meno invasivi per proteggere e tutelare il diritto d’ autore.
Quello che però si stenta a proporre, tesi da lei riportata in vari scritti, è che l’ idea stessa di proprietà intelettuale è un concetto obsoleto e vincolante la libera informazione, e che la cosiddetta pirateria informatica non è una minaccia per la produzione intellettuale ma anzi ne può essere promotrice. Continua a leggere