Festa delle Autoproduzioni Solidali

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Domani, sabato 26 Maggio 2018, piazza Martiri della Libertà (aka piazza S.Caterina) si riempirà di giuoiosi banchetti, artigiani/e, contadini/e, gruppi di musicanti & artisti per la tradizionale Festa delle Autoproduzioni Solidali,  un’occasione per incontrarsi, conoscersi, … e confrontarsi sulle alternative per un mondo più buono e più giusto (gustando magari una birra artigianale insieme a una focaccia fatta col metodo tradizionale).

eigenLab parteciperà alla festa portando un ricettario collaborativo (abbiamo semplicemente impaginato a libretto le ricette che manteniamo sulla wiki). Ci sarà anche il banchetto di scambio/offerta piante e semi, con le varietà che coltiviamo nell’orto!

Ci sarà anche il laboratorio di rilegatura, per imparare come si materializza un libro bellissimo e robusto (non i troiai rilegati con le spirali plasticose) usando pochissimi $€ e tanta fantasia. Se vuoi partecipare, porta con te il .pdf del libro che vuoi stampare e legare!

Vi invitiamo anche a partecipare al dibattito (con merenda!) che si terrà nel pomeriggio; vi aspettiamo numeros*!

Pomeriggio in giardino

Uno dei due salici ritorti dietro il casottino

Oggi pomeriggio abbiamo fatto dei lavoretti in giardino sapendo che domani verranno gli “attenti giardinieri” a tagliare l’erba alta (e tutto quello che ci sta in mezzo). Abbiamo protetto gli alberi con delle “staccionate” e trapiantato le orchidee selvatiche in posti più sicuri. Ecco qualche foto!


Le orchidee <3

Già l’anno scorso avevamo notato che in giardino erano nate delle orchidee selvatiche (Serapias neglecta), ma solo poche, protette con qualche canna di bambù. Continua a leggere

La resistenza dei nostri amici striscianti

Un anno fa abbiamo iniziato ad interessarci alla produzione del vermicompost nel nostro orto, ma come ogni esperienza sul campo ci sono stati sviluppi positivi e negativi. Durante l’estate scorsa, seguendo le indicazioni  del centro di Lombricultura, una volta a settimana mettevamo nella scatola dei lombrichi parte dei rifiuti organici già fermentati per una settimana nella compostiera.

Purtoppo per errore abbiamo messo nella lombrichiera del compost ancora troppo fresco, che quindi ha continuato a fermentare dentro la scatola. 

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Dai diamanti non nasce niente, dal vermicompost nascono i fior

Altra novità di quest’anno riguarda la produzione di compost. Abbiamo infatti deciso (sempre per provare ad ovviare alla scarsa qualità del terreno) di allevare lombrichi. I lombrichi sono animali utilissimi per il nostro terreno: avendo sei reni capaci di assorbire anche i metalli pesanti e un intestino che digerisce i nostri scarti trasformandoli in sostanze fertilizzanti, i lombrichi danno vita al cosiddetto “vermicompost”, un ammendante naturale dalle straordinarie proprietà nutritive.

Inizialmente durante la zappatura abbiamo raggruppato un buon numero di lombrichi che si trovavano già nel terreno del nostro orticello.  Abbiamo quindi costruito una struttura apposita che potesse contenerli, ossia una “lombrichiera”, nella quale potranno cibarsi del compost, che ci autoproduciamo, e riprodursi. La struttura è stata fatta con gli stessi pannelli usati per realizzare le pareti dei filari in modo da coprire un’area di 2 metri quadrati. Abbiamo poi lasciato l’organico raccolto in dei bidoni a macerare, e dopo un meset

lombrichi

Lombrico Rosso Californiano

to l’abbiamo messo insieme ad un po’ di terra nella lombrichiera, insieme ai lombrichi raccolti. In questo modo speravamo di far digerire e quindi arricchire il compost ai vermi e lasciarli riprodurre per avere poi una maggiore efficienza.

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