In questi ultimi mesi eigenLab ha partecipato all’organizzazione della “Settimana scientifica”, evento che si svolge ogni anno al Liceo scientifico “Ulisse Dini”. Il progetto, che sarà presentato al pubblico tra il 16 e 18 aprile, consiste nella presentazione da parte degli alunni di quello che hanno creato nei mesi precedenti all’evento. A gennaio, eigenLab ha proposto la realizzazione della pila di Volta, di un motore magnetico bifase e del generatore di Van de Graaff, ovvero un laboratorio incentrato sulla produzione di energia DIY (Do It Yourself) Continua a leggere
Primo post – colture rialzate vs colture in vasi
Quest’anno abbiamo deciso di sperimentare un po’ sul terreno dell’orto, in particolare testando vari metodi di coltura nuovi per noi, e cercando di capire quale sia il più efficace. Per chi non lo sapesse già, noi coltiviamo un terreno piuttosto povero di risorse, le analisi del suolo realizzate dal dipartimento di agraria hanno dimostrato una forte mancanza di azoto e un pH abbastanza basico.
Come primo esperimento, coltiveremo piante a terra nella parte di orto che l’anno scorso era dedicata alle leguminose, che essendo piante azotofissatrici dovrebbero aver rilasciato il tanto bramato azoto nel terreno. Per testare se veramente questo approccio ha funzionato, coltiveremo anche la parte che l’anno scorso è rimasta a riposo. In tutti e due gli appezzamenti, per ovviare alla poca profondità del terreno, rialzeremo la terra di circa mezzo metro con l’aiuto di pannelli di plastica per tenere su le pile, lasciando dei camminamenti tra i filamenti contigui.
Nella terza parte dell’orto, quella che l’anno scorso era coltivata a diversi ortaggi, faremo crescere le piante nei vasi. I tre metodi di coltura (rialzamento su terreno a maggese, coltivazione in vasi e rialzamento su terreno delle leguminose) saranno utilizzati per coltivare le stesse specie di piante in modo da poter comparare l’efficacia di questi metodi. Inoltre le piante sono le stesse degli anni scorsi e questo ci darà modo di fare dei confronti.
La coltura in vaso potrebbe sembrare piuttosto svantaggiosa rispetto alle altre due se non fosse che insieme ad essa proveremo un’ulteriore sperimentazione: autocostruirci una stufetta per pirolisi per ottenere il biochar, il carbone vegetale in grado di incidere positivamente sulla fertilità del terreno, il cui utilizzo risale all’epoca precolombiana nella “terra preta dos indos”. Questo tipo di carbone è ottenuto dalla combustione anaerobica del legno e dei vegetali, e il prodotto è un tipo di carbone molto ricco di carbonio, il principale componente delle molecole presenti nelle cellule, utile alle piante come “materiale da costruzione” per la crescita.
Decostruiamo Expo2015…
Vi sono attualmente sfide globali che è necessario affrontare e che implicano un sovvertimento dei modelli esistenti; sicuramente quella del ripensamento del nostro stile di vita e dei consumi, e della gestione delle risorse alimentari del nostro pianeta è tra queste. Esiste un posto dove persone provenienti da tutto il mondo che si occupano di sostenibilità ambientale e di produzione critica del cibo possono incontrarsi e trovare un canale potente per la diffusione delle proprie idee a proposito di questa sfida? Forse molti staranno pensando che questo luogo corrisponde a quello di Expo2015 a Milano: ad un mese dalla sua apertura se ne sta parlando non solo per via del tema dell’esposizione, che sarà Nutrire il pianeta, energia per la vita ma anche in campo di innovazione, come promessa di lavoro per molti giovani e come volano per l’economia dell’hinterland milanese e del resto dell’Italia. [1] Continua a leggere