Il tempo è rimasto freddo e piovoso ancora per qualche settimana, tuttavia alcune piantine sono comunque spuntate! Infatti il poco sole preso durante il giorno è bastato a non far congelare terra e semi, che, appena sentita l’occasione, sono germogliati. Con l’arrivo della primavera vera e propria le piantine hanno cominciato a crescere alla grande e anche nei vasi della prima semina sono spuntate delle piante che credevamo non sarebbero mai nate!
Nel frattempo abbiamo recuperato dell’erba appena tagliata e sparsa per tutto l’orto, così da fare da pacciamatura contro le erbacce e compost allo stesso tempo. Ne abbiamo aggiunta anche alla compositera, così da aumentare il concime.
Autore: eigenLab
Giorno 4
Dopo aver preparato il terreno per il nuovo orto e dopo la semina in vaso di pomodori, melanzane, cetrioli, peperoni, zucche e zucchine, abbiamo aspettato che queste nascessero.
Purtroppo il meteo è stato inclemente: a dispetto dei tre giorni di sole e caldo primaverile di quando abbiamo preparato la terra (lavoravamo a torso nudo!), il mese successivo è stato un susseguirsi continuo di pioggia e freddo, per cui dopo 4 settimane abbiamo avuto seri dubbi sul fatto che i nostri semi non si fossero congelati. Abbiamo, quindi, ri-seminato tutto, spostando la serra in un punto più esposto al sole, isolandola anche lateralmente con del TNT. Speriamo bene!
Giorno 3
Abbiamo finito di zappare il terreno avendo cura che non rimanessero blocchi di terra compatta per quanto possibile. Nel pomeriggio si è proceduto mischiando stallatico alla terra (circa 400 litri) e si sono eretti i cumuli su cui saranno coltivate le piante.
L’idea è creare cumuli abbastanza larghi perché ci stiano due file di piante per ogni cumulo, così da guadagnare spazio. In mezzo a ogni fila di piante si praticherà un solco per innaffiare. Il terreno è stato lasciato quindi a riposo per circa un mese.
Abbiamo infine festeggiato la fine della preparazione della terra!a “spinta in più” evitarndo però che si brucino le radici!
L’altra faccia della spirale
Qualche tempo fa ad eigenLab abbiamo deciso di progettare e costruire una spirale aromatica.
Qual’è la differenza rispetto alla coltivazione delle stesse piante aromatiche, magari in fila, nell’eigenOrto?
Le motivazioni sono molteplici: una spirale sviluppata in altezza fa guadagnare spazio coltivabile e risorse, come l’acqua e il tempo da dedicare alla manutenzione.
Le piante, coltivate in un particolare ordine, riescono non solo a coesistere una accanto all’altra, ma anche ad aiutarsi a vicenda, sia dal punto di vista del-ben noto ai coltivatori- problema parassitario, sia per quanto riguarda l’esposizione al sole, lo spazio per le radici e l’ approvigionamento d’acqua.
Si va dalla melissa, con il suo inconfondibile profumo di agrumi, all’immancabile erba cipollina, alla salvifica aloe, all’utilissimo basilico, a tante altre erbe che vi invitiamo a scoprire (e assaggiare!) nel giardino accanto al nostro laboratorio.
Giorno 2
Abbiamo finito di zappare la terra in modo che si asciugasse il più possibile anche sotto la superficie (essendo terra argillosa trattiene molta acqua e se non viene smossa la durezza impedisce al sottosuolo di asciugarsi, quindi questa operazione ci è parsa molto importante).
Durante la zappatura si è continuato a rimuovere la gramigna.
E’ stata piantata Amanda, l’albero di mandarino, dietro il nostro laboratorio!