Il regolamento per la tutela del diritto d’autore online, dopo essere stato contestato sia in Italia che all’estero, e aver subito una revisione, sarà attivo da marzo 2014. Nessun aspetto controverso del regolamento è stato chiarito e i nostri dubbi a riguardo continuano ad essere diversi. Dal prossimo anno, i detentori del diritto d’autore, nel caso riscontrassero una violazione, dovrebbero appellarsi all’AGCOM (non più al gestore del sito [1]). A questo punto il garante delle comunicazioni, a sua discrezione, senza appellare la magistratura, avrà la libertà di scegliere se il caso in questione sia abbastanza grave da procedere per rito abbreviato (in 12 giorni) o sia un caso non grave e quindi si possa agire nei canonici 35 giorni, nei quali può scegliere di comunicare la rimozione del contenuto illecito o addirittura l’oscuramento del sito (la variazione dei temi a seconda della gravità del fatto è una delle modifiche che sono state apportate al testo).
La possibile difesa alla direzione servizi media dell’autorità da parte dell’ “uploader” [1] deve avvenire in 5 giorni (3 nei casi ritenuti gravi). Nel caso ciò non avvenga, gli hosting provider rischiano multe fino a 250 mila euro.
Riteniamo che questa rettifica non abbia cambiato nulla di una legge su cui già ci eravamo espressi criticamente. [2]
Innanzitutto ci chiediamo come possa il Garante delle Comunicazioni millantare la “garanzia di protezione dei diritti fondamentali” quando nella legge viene considerato un atto di pirateria – con richiesta di oscuramento – anche solo una pagina contente un link ad un file sotto copyright. D’altronde non comprendiamo come possa la stessa AGCOM valutare in modo oggettivo se la violazione sia così grave da dover procedere con tempi più stretti, dato che nella commissione apposita figurano molti membri di associazioni che si occupano della strenua difesa del copyright, come la SIAE e diversi Comitati per la difesa del diritto di autore. Tale organismo si trova quindi ad essere in palese conflitto di interessi rimuovendo di fatto la possibilità di un giudizio equo e super partes nei confronti di un presunto colpevole. Continua a leggere
Autore: eigenLab
Tre stampanti recuperate!
Abbiamo recentemente recuperato e controllato tre stampanti che sono state dismesse nonostante fossero perfettamente funzionanti o necessitavano solamente di regolare manutenzione. In ognuna ci siamo accorti che si potevano trovare ancora il toner o addirittura della carta nel cassetto!
1) Laser a colori (Canon i-SENSYS LBP5000)
Purtroppo per questa stampante non esistono driver open source, per testarla abbiamo dovuto installare i driver proprietari in ambiente Windows su macchina fisica. Fatto questo abbiamo scoperto che il dispositivo, anche se molto vecchio e abbastanza lento, è ancora funzionante e non ha avuto bisogno di manutenzione.
2) Multifunzione (Fax – Copiatrice – Stampante) laser monocromatica (Samsung SCX-4521F)
Questa multifuzione può lavorare sia collegata al computer che in maniera autonoma. Dopo alcune prove abbiamo notato che funziona tutto ma tende a prendere più di un foglio alla volta dal cassetto, causando spesso un inceppamento.
Per sicurezza l’abbiamo smontata parzialmente per verificare che non ci fossero parti rotte e/o detriti ostruenti nei meccanismi interni. Visto che nessun pezzo era visibilmente danneggiato e i meccanismi funzionavano a dovere è sorto il sospetto che fosse il rullo di trascinamento della carta (cassetto di alimentazione automatica). Continua a leggere
Un nuovo nodo si aggiunge alla community: Pisa::Power!
Il pomeriggio del 27 novembre abbiamo iniziato il montaggio di Pisa::power avendo già esplorato il tetto qualche giorno prima per accertarci della presenza di elettricità e la possibilità di accesso allo stesso.
Dopo un lauto pranzo ed un caffè nel sottotetto abbiamo iniziato il montaggio. Il tetto dell’ascensore ha reso comodo l’allaccio dell’antenna sui pali esistenti per le antenne televisive, basta solo avere l’accortezza di posizionarla lontano dalle ghiere di metallo delle antenne tv (il metallo infatti scherma le onde elettromagnetiche e diminuisce quindi il segnale). Visto che la posizione del nodo è buona e potrebbero quindi aggiungersi altre antenne direzionali, decidiamo di installare una cassetta stagna per posizionare vicino l’antenna uno switch ed il relativo PoE https://wiki.eigenlab.org/index.php/HowToRete.
A causa della posizione della stanza del proprietario del nodo, dove dovrà essere messo un server per il routing, trapaniamo il soffitto dentro casa, ritrovandoci comodamente nel sottotetto, vicino al punto luce che avevamo trovato (meravigliosa punta da 20 comprata per l’occasione!).