Primo giorno – eigenOrto

Anche quest’anno sono cominciati i lavori per l’eigenOrto e con nuove tecnologie dalla nostra parte: l’impianto goccia a goccia e la rotazione dell colture.
Per realizzare il primo abbiamo acquistato tubi, tubicini, snodi e rubinetti – una spesa di circa 170 euro – per coprire una superficie di 60mq (12 filari con 10 piante ciascuno) con un sistema a pettine e abbiamo avuto cura che si potessero escludere certe parti dell’orto all’occorrenza grazie a un sistema di rubinetti, così da innaffiare solo le zone interessate. L’impianto ci permetterà di risparmiare il tempo altrimenti speso a innaffiare a mano e ridurrà la quantità di erbacce, poiché l’acqua verrà data unicamente a ortaggi e legumi.

Per gestire la rotazione delle colture, che favorisce i processi nutritivi del terreno – e quindi delle piante – abbiamo optato per il modello triennale. Questo metodo prevede che la terra disponibile venga divisa in tre parti: una a ortaggi (patate, peperoni, pomodori, zucchine, ecc), una a legumi (piselli, fave, fagioli, ecc) e una a maggese (viene lasciata incolta oppure viene coltivata con erbe da foraggio che servono da nutrimento per animali e al contempo arricchiscono il terreno, come, ad esempio, il trifoglio), coltivate ciclicamente secondo l’ordine legumi->ortaggi->maggese. Il vantaggio di questo modello è che i legumi favoriscono lo sviluppo di colonie di batteri azotofissatori simbionti che vivono nelle radici e che trasformano l’azoto molecolare in composti azotati utili alla fertilità del terreno. Questi composti verranno poi utilizzati dagli ortaggi che verranno coltivati su quel terreno al ciclo successivo.
Poiché l’appezzamento di terra di cui disponiamo non è molto ampio, abbiamo cominciato estendendo il terreno coltivabile di altri 25-30mq, sottraendolo alla gramigna rossa, un’erba infestante difficile da estirpare, poiché si spezza facilmente e può ricrescere da qualunque troncone di radice. Continua a leggere

Sulle dichiarazioni di Zuckerberg

Repubblica paragona zuckerberg con zola con un articolo [1] in cui viene spiegato il suo J’accuse nei confronti delle violazioni della privacy che hanno visto gli stati uniti sotto i riflettori negli ultimi tempi.
vorremmo sottolineare l’insensatezza di questa dichiarazione [2], essendo l’impero di Facebook, che ormai conta piu di due miliardi di dollari, fondato sull’utilizzo smoderato di tutti i dati degli utenti per fini commerciali. Zuckerberg si sente forse legittimato a redarguire gli Stati Uniti in quanto tutelato dalla clausola sulla privacy che ogni utente e` obbligato ad accettare per potersi iscrivere al social network?

tmp_PawelKuczynski58166379029“So it’s up to us — all of us — to build the internet we want. Together, we can build a space that is greater and a more important part of the world than anything we have today, but is also safe and secure. I’m committed to seeing this happen, and you can count on Facebook to do our part.”

Grazie Mark, ma preferiamo fare da soli! [3]

 

[1 ]http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/03/14/news/facebook_zuckerberg_telefona_a_obama_deluso_dalle_tue_scelte_sulla_privacy_in_rete-80956972/?ref=HREC1-11
[2]https://m.facebook.com/zuck/posts/10101301165605491
[3]https://eigenlab.org/eigennet/

Presentazione di eigennet alla cittadinanza

eigenLab presenta il progetto eigenNet a chiunque sia interessato! Vi aspettiamo lunedì 24 febbraio alle 21 al csp in via garibaldi 33!

L’incontro è proposto, organizzato e promosso dal Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno (http://www.desaltrotirreno.org/) e dall’InterGAS Pisa (Coordinamento dei Gruppi di Acquisto Solidale).

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