Il tempo passa e i primi frutti dell’orto sono nati! I primi prodotti vengono dai fagiolini nani, una specie che cresce rapidamente e che, al contrario di molte leguminose, non necessita di supporti per arrampicarsi: questo le rende adatte ad essere coltivate anche in vasi da tenere sul balcone. Le patate che avevamo piantato sono spuntate senza nessun problema e crescono sempre più vigorose. Presto dovranno essere rincalzate (ossia bisognerà alzare il livello della terra intorno alla pianta di qualche centimetro per assicurarsi che i tuberi non fuoriescano e non siano esposti alla luce).
I pomodori cuore di bue crescono regolarmente – ormai sono alti circa un metro e mezzo – e ogni pianta porta circa 4-5 pomodori. Per coltivarli abbiamo deciso di lasciar crescere solo un tronco principale e di far crescere la pianta in altezza, in modo che i frutti maturi siano più grossi.
Purtroppo, però, non tutto fila sempre liscio quando si parla di agricoltura e anche nel nostro orto ci sono un po’ di problemi. In particolare i nostri legumi sono stati attaccati dagli afidi, una piaga che è difficile combattere con metodi biologici: abbiamo provato con un repellente a base di ortica, che qualche anno fa ci aveva aiutato molto, ma che questa volta non sembra aver sortito alcun effetto, forse perché quando ci abbiamo pensato gli afidi erano diventati troppo numerosi. Un altro metodo è utilizzare i loro nemici naturali, le coccinelle, e infatti ogni pianta di fagiolo e fagiolino è abitata da circa 5-6 di questi animaletti. Tuttavia gli afidi, oltre a succhiare linfa dalle piante, producono anche la melata, una sostanza dolce che attira le formiche, che cibandosene proteggono gli afidi stessi dai predatori. Per questo motivo anche il rimedio delle coccinelle non ha avuto un gran successo. Alla luce di questa esperienza ci stiamo documentando su altri repellenti biologici da utilizzare in maniera preventiva per la prossima semina. Consigli su questo argomento sono ben accetti!
Autore: eigenLab
Inscatolato nella sessione degli esami?
Terzo giorno – l’impianto goccia a goccia
Guida all’autodifesa digitale
Il 31 maggio dalle ore 10 a eXploit
eigenLab presenta
“Guida all’autodifesa digitale”
Incontri, dibattiti e workshop sui metodi crittografici utili a tutelare la nostra riservatezza su Internet.
E’ consigliabile portare il proprio pc e una pennina usb!
A questo link potrete seguire la diretta streaming! http://youtube.com/?client=mv-google#/watch?v=KGydxJYVYg0
Oltre la tecnopolitica: l’ombra del controllo
Nel mondo in cui viviamo, la presenza della rete Internet è oramai capillare e la sua espansione è in continuo aumento. Gli utenti mondiali connessi in rete sono più di un terzo della popolazione totale, ed un numero crescente di loro ha un account in un social network. Per gran parte del nostro tempo siamo connessi alla rete globale e dispositivi sempre più potenti e versatili, dagli smartphone ai tablet, ci consentono di esserlo con continuità. C’è una connessione utilizzabile quasi ovunque: a casa, a lavoro, in università, per strada.
Se alle origini gli utenti del World Wide Web erano gli scienziati del CERN che lo hanno sviluppato, oggi tutti siamo connessi l’un l’altro.
Negli anni ’10 del Duemila si sono manifestate, in tutta la loro imponenza, la vastità di Internet e le possibilità che offre. Sono ormai diffuse a livello globale differenti modalità di sfruttare la rete, dai social network all’hacking, dai movimenti politici alla darknet. Le analisi fatte a riguardo sono molteplici e diverse, chi vede la rete come potenziale strumento di lotta, chi la teme a causa della sua incontrollabilità, chi ha individuato situazioni in cui un fenomeno sociale o politico nasce imprescindibilmente in rete e quasi paradossalmente, si sviluppa solo dopo nella “vita reale”. Continua a leggere