Ché l’ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte.

«dal Corriere del Diffidato, luglio 2018»

 

E igenLab è un laboratorio hacker autogestito [1] che ha la sua sede all’interno del polo Fibonacci [2] da ormai quasi 8 anni. In primo luogo il collettivo che porta avanti il progetto si è occupato del mantenimento e della riqualificazione di un’area da lungo tempo completamente abbandonata dall’università, attraverso progetti tecnologici ed ecologici basati sulla condivisione e la produzione di nuove conoscenze. Il deposito di rifiuti edili è stato bonificato ed è tornato a vivere sotto forma di un orto urbano [3] da più di 7 anni, curato dall* student* di ogni facoltà, completamente autofinanziato, collegato alle economie solidali, ai G.A.S., agli scambi locali dei semi e incentrato sulla sperimentazione, la riproduzione e la conservazione delle sementi di varietà locali di grani, ortaggi e tuberi. Si tratta di un’attività che mette in mostra concretamente le possibilità di rendere fertile e vivace uno spazio abbandonato all’incuria e ormai sterile, un’area degradata che risorge e si popola di esperimenti e di idee. Anni di attente cure hanno permesso a diversi alberi da frutta di crescere, sono state mantenute delle piante decennali, riprodotte e conservate numerose sementi locali, tra cui alcune selezioni antiche [4].
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The Internet’s Own Boy: The Story of Aaron Swartz

«Le leggi ingiuste esistono. Dovremmo accontentarci di rispettarle o cercare di correggerle? Rispettarle finché non abbiamo raggiunto il nostro scopo o trasgredirle subito?».

Il film-documentario sulla vita di Aaron Swarz, costretto al suicidio a soli 26 anni perché imbrigliato in un incubo legale più grande di lui.

Giovedì 19, ore 21:00, ad Exploit!

aaron

Buon anno and happy new encryption!

A metà novembre 2014 è uscito un articolo su Wired riguardante la nuova entusiasmante funzionalità di una nota applicazione di messaggistica: WhatsApp. Finalmente i messaggi sono inviati in modo criptato E2E (End to End, cioè solo il mittente e il destinatario sono in grado di leggere i messaggi). La funzionalità, dicono gli sviluppatori di WA, si basa su una collaborazione stretta con Open Whisper System (la creatrice di TextSecure [1]); quindi, dallo “stato dell’arte della migliore tecnologia crittografica” [2] un utente avrebbe la garanzia che i suoi messaggi non possano essere letti da nessuno. E nel caso qualcuno riuscisse whatsocchioa rubare in qualche modo le chiavi? Magari attraverso un’altra applicazione installata sul telefono? Sempre secondo Wired [2], non ci sarebbe alcun problema, in quanto il sistema di TextSecure implementa la forward secrecy [3], ciò significa che se viene violata una chiave, si potranno leggere solo i messaggi protetti da quella chiave, limitando dunque i danni che si potrebbero arrecare. Continua a leggere