Secondo post. Per chi arrivasse in ritardo… istruzioni per l’uso!

Se tu come noi ti sei accorto un po’ tardi che era ora di riseminare, non ti preoccupare, ci sono alcune semplici regole per non far tardare troppo la cresita delle tue piantine!

Mentre l’anno scorso abbiamo lasciato riposare lo stallattico un mese insieme alla terra rivoltata, quest’anno non ci è stato possibile: per questo quando abbiamo messo a dimora le piantine, abbiamo preferito posizionare direttamente uno strato di concime naturale 5-6 cm a di sotto delle loro radici, per dar loro quella “spinta in più” evitarndo però che si brucino le radici!

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Giorno 4 – Piantala che crescerà!

Le piante scelte sono:

  • Pomodori San Marzano
  • Pomodori Costoluti di Firenze
  • Cipolle di Tropea
  • Melanzane
  • Basilico
  • Zucche
  • Cavolo Nero Toscano
  • Zucchine
  • Cicoria Zuccherina
  • Prezzemolo

Per ottenere i migliori risultati ci siamo informati sulle modalità di semina delle diverse specie. Abbiamo creato un piccolo semenzaio accanto al casottino al riparo dalle intemperie dove seminare per primi pomodori e cipolle. In seguito toccherà anche a melanzane, peperoncini e basilico; il resto dei semi saranno piantati nel momento opportuno direttamente nell’orto.

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Primo post. Impara nella semina, insegna nel raccolto, ed in inverno godi. [cit]

Anche quest’anno, incoraggiati dalla ottima resa dell’anno scorso e spinti dai buoni propositi di socializzazione e condivisone sostenibile degli spazi urbani, abbiamo deciso di ricominciare il progetto eigenOrto. Lo spazio è tanto grande (ricordiamo che stiamo parlando di giardino nella facoltà di scienze), per questo abbiamo deciso di raddopiare il terreno coltivato e sperimentare nuovi tipi di ortaggi.

La lista quindi si allunga! Oltre alle solite

    cipolle
    melanzane
    pomodori
    prezzemolo
    zucchine
    zucca
    cicoria

Abbiamo piantato anche:

    carote
    ceci
    cetrioli
    pisellli
    spinaci
    patate

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Giorno 3 – Le idi di Marzo

Rimaniamo con i piedi per terra e ci rendiamo conto che per iniziare è meglio contenersi in un orto della grandezza di 25 mq. Abbiamo iniziato a zappare la terra per farla arieggiare. Ci diamo dei turni per non spaccarci la schiena e per poter studiare; al tramonto del terzo giorno tutto è compiuto.

Sul fondo abbiamo sparso uno strato di argilla espansa spesso 2 cm per aiutare il drenaggio del terreno; abbiamo unito il fertilizzante alla terra e adesso lasciamo un mese a riposo.

Le proporzioni che abbiamo utilizzato per ottenere un terreno ideale sono:

Giorno 2 – Chi ben comincia è a metà dell’opera

Dovendo partire da zero nella costruzione di eigenOrto ci affidiamo dapprima ad un progetto cartaceo sulla forma e dimensione del terreno e stiliamo una lista di tutto ciò che è necessario comprare: una vanga, una zappa, terriccio (6 sacchi da 20 l), stallatico pellettato (20 sacchi da 20 l), argilla espansa (5 sacchi da 50 l) e infine i semi delle piante che abbiamo scelto in base alle condizioni di spazio, clima e tipo di terreno che ci sono a Pisa. La spesa totale è stata abbastanza contenuta poichè tutto il resto del materiale che ci occorre (rastrelli e vanghe grandi e piccoli, vasi, guanti da lavoro e annaffiatoio)  lo abbiamo recuperato dai nostri scarti domestici.

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