Giorno 9

Visto che i pomodori cominciano a diventare un po’ alti, li abbiamo legati a delle canne in modo che si sviluppino in altezza invece che in larghezza (anche se alcuni agricoltori coltivano pomodori senza sostegni). Inoltre è stato finalmente spruzzato il verderame sulle piante, trattamento che andrà ripetuto una volta ogni 7-15 giorni.

I cetrioli sono stati cimati dopo la sesta foglia in modo che sviluppino i rami laterali, che andranno cimati anch’essi. Le zucchine cominciano a dare i primi frutti, anche se un paio si sono atrofizzati durante la crescita. (problema dovuto alla troppaa acqua, dimezzeremo l’innaffiaggio)

La rucola, pur crescendo bene, presenta foglie bucherellate, molto probabilemnte a causa delle altiche, insettini che svernano nel terreno e si cibano di cavoli, verze, broccoli, ravanelli e rucola; per quest’ultima sono un vero flagello. Tra i rimedi naturali si può usare del cartone giallo cosparso di collante: toccando le foglie attaccate è probabile che le altiche saltino via, finendo sul cartone e rimanendovi attaccate; altrimenti si può fare uso di farina di roccia (un composto liquido ricco di minerali, specialmente silicio), cenere o un composto  macerato di aglio e peperoncino. In via preventiva invece si usa seminare le piante minacciate vicino a insalata e spinacio e innaffiarle bene. In via preventiva invece si usa seminare le piante minacciate vicino a insalata e spinacio e innaffiarle bene.

Trappole individualizzanti contro potenzialità costituenti: analisi e prospettive del conflitto in Rete

Come realtà di movimento testimone dello svolgersi degli eventi di questi ultimi anni riteniamo ormai imprescindibile in un’analisi politica dover considerare anche il ruolo giocato da Internet e dai nuovi media nella costituzione dei rapporti sociali.

Se per McLuhan il mezzo tecnologico ed in particolare il mezzo di comunicazione era un’estensione del corpo fisico, Internet offre la possibilità di riprodurre interamente la nostra identità e quindi le nostre relazioni all’ interno di uno pseudo-luogo virtuale, somigliante e interferente con quello reale e all’interno del quale si riproducono gran parte delle dinamiche a cui siamo abituati. In quanto estensione del nostro corpo fisico, anche quello virtuale sarà quindi potenziale strumento di emancipazione e di liberazione, così come sarà soggetto alle stesse pratiche di controllo a cui siamo soggetti nella quotidianità.
I processi produttivi, i tentativi di repressione e le possibilità di lotta si riassettano davanti ad un nuovo scenario, adattandosi come possibile per proseguire, anche al di là dello schermo, le pratiche a loro affini.

hacker

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Giorno 8

Purtroppo abbiamo scoperto che i nostri pomodori sono stati attaccati da un fungo che macchia le foglie di nero, forse ruggine o muffa grigia, e che porta la pianta a marcire.
Probabilmente il clima più piovoso del solito e la scarsa capacità di drenaggio del terreno ne hanno favorito lo sviluppo.
Inoltre, anche le piante di patate presentano macchie scure sul fogliame, per cui urge l’uso di un anticrittogamico biologico, come un funghicida rameico (solfato di rame o poltiglia bordolese), trattamento che andrà fatto una volta a settimana.

Nota positiva: ci sono state donate 6 piantine di fragola che sono state trapiantate a margine dell’orto!

Se le piante sono brevettabili…

Due settimane fa la Corte Suprema degli Stati Uniti si è espressa a favore dell’impresa agricola Monsanto nel caso giudiziario che vedeva la grande azienda contro il coltivatore dell’Indiana Vernon Bowman. Questi, a detta dei legali della Monsanto, avrebbe violato uno dei numerosi brevetti sulle sementi geneticamente modificate che, essendo di proprietà della multinazionale, non potrebbero essere piantante senza averne prima pagato le royalties. 
 
Secondo il contadino, invece, egli non avrebbe violato nessun brevetto, ma piantato delle sementi generiche di soia non etichettate Monsanto, destinate alla macinazione o al foraggio. Dopo averle spruzzate con il pesticida RoundUp-Ready, si sarebbe reso conto della presenza di alcuni semi OGM nel suo raccolto, caratterizzati dall’essere resistenti al glicosilato presente nel pesticida. Ritenendo a quel punto che il brevetto Monsanto non fosse più valido, avrebbe conservato i semi delle piante gm per poi ripiantarli negli anni successivi. Continua a leggere