The relationship between movements and the Internet is in continuous mutation since the rise of the latter. New places of aggregation, sociality and conflict are always built by social organizations in real life, and since the Internet has become an important and diffuse mean of communication, this tendency has affirmed also in this new field. We would like to consider this phenomenon and analyze it in some of its aspects, beginning with some considerations about the different possibilities we have while using the Internet for social purposes. Continua a leggere
Autore: eigenLab
Biohacker-scienza aperta e societa’ dell’informazione
Incontro con l’autore Alessandro Delfanti.
Intervengono Salvatore Iaconesi e Oriana Persico – Art is opensource
A seguire APERICENA @eXploit
Biohacker. Scienza aperta e società dell’informazione
Milano: Elèuthera, 2013. Edizione ridotta e aggiornata della versione originale in inglese
L’emergere di nuove forme di scienza aperta sta riconfigurando profondamente le relazioni tra ricerca, società e mercato. Le culture hacker sono infatti uscite dal mondo del software per contaminare altri saperi, in particolare le scienze della vita. È così nata l’inedita figura del biohacker, capace di mettere in discussione la ricerca proprietaria perseguita da «Big Bio» e la sua politica dei brevetti. Le modalità che caratterizzano questa trasformazione non sono però univoche, come mostrano i tre casi esemplari discussi nel libro: quello del biologo Craig Venter, quello della virologa Ilaria Capua e quello dell’artista-hacker Salvatore Iaconesi. E se una tendenza sta evolvendo verso una forma definibile come biocapitalismo, l’altra si muove invece verso una scienza partecipativa basata sulla più ampia condivisione di informazione e conoscenza. Continua a leggere
Laboratorio Terre Resistenti -Una scelta di campo – dalla parte della terra e di chi la coltiva
Il Laboratorio Terre Resistenti vuole parlare di t/Terra. Terra come nodo essenziale in cui temi sociali ed ambientali si intrecciano, in cui è imprescindibile coniugare la tutela del territorio e del paesaggio della salubrità della vita con la difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori agricoli, in cui la salvaguardia dei beni naturali e la biodiversità è immediatamente ricerca di nuove forme di produzione, distribuzione e consumo.
A partire proprio da queste considerazioni riteniamo inaccettabile l’antitesi tra produttore e consumatore che ci viene imposta dalla grande distribuzione: pensiamo che questa contrapposizione debba essere trasformata piuttosto in una sinergia costruttiva che porta inevitabilmente a scegliere la filiera corta, non solo per seguire un trend, ma soprattutto perché permette di intessere nuove relazioni di reciproco scambio e conoscenza tra compratori e produttori. Un nodo da scogliere con due mani, attraverso pratiche di lotta e di proposta, di critica e di progetto. Se con una mano vogliamo fermare i processi di sfruttamento della terra e di chi la lavora, con l’altra vogliamo costruire alternative ecologiche e sostenibili, cercando di superare l’attuale modello di sviluppo.
Vogliamo costruire legami di mutualità tra mondo urbano e mondo rurale, tra chi ogni giorno tramite il proprio lavoro partecipa alla produzione nella città e nella campagna ma viene separato da ciò che produce ed escluso dalle scelte produttive. Continua a leggere
Giorno 10
Siamo arrivati a fine Luglio e diversi frutti dell’orto sono stati raccolti.
I cetrioli, dopo essere stati cimati, hanno cominciato a sviluppare i rami secondari e diversi frutti molto grossi
e corti.
La cicoria è stata molto abbondante, mentre i pomodori sono diventati alti oltre un metro, anche se si vede che hanno sofferto molto sia il freddo prolungato e il conseguente caldo improvviso. Nonostante ciò i frutti sono arrivati tutti a piena maturazione e sono diventati molto gustosi e profumati.
I peperoni sono cresciuti bene in mezzo alle patate e ne sono state aggiunte altre tre piante tardive.
La rucola invece, nonostante l’attacco delle altiche, è cresciuta molto rigogliosa e velocemente, nonché con poche cure, per cui sfrutteremo le stesse piante per produrre la semenza per l’hanno venturo.
Quanto alle patate, anch’esse sono cresciute molto rigogliose e con pochi sforzi da parte nostra: al momento del raccolto da un filare di circa 7-8 cespugli ne abbiamo raccolte 10 chili!
Inoltre sono stati piantati due nuovi alberi: Gino il susino e Sileno l’amareno, entrambi a un paio di metri da Amanda!
Complici e solidali con il Laboratorio Bios!
Stamattina all’alba è stato sgomberato il Laboratorio Bios. Le forze dell’ordine hanno portato via la socialità e la produzione di saperi che quel luogo aveva ospitato, facendolo tornare vuoto, morto.
Perchè tre mesi fa, dopo 17 anni di colpevole abbandono da parte dell’INPS, uno spazio di degrado è stato riempito di vita, in una costruzione collettiva che ha riscosso un quartiere dall’apatia, riconsegnando alla cittadinanza uno spazio di crescita culturale e politica.