Con questo testo vogliamo creare una guida comprensiva per effettuare una guerrilla tag nel giorno 10 ottobre verso lo sciopero sociale del 14 Novembre. Sfruttando gli algoritmi su cui si basa Twitter cercheremo di portare i nostri contenuti nella classifica dei Trending Topic.
LINEE GUIDA DA SEGUIRE PER L’HOW TO
CREARE UN DIBATTITO
Più importante di qualsiasi altra cosa sarà creare un dibattito. Questo conterà di più di mille tweet perchè la capacità di espansione attraverso il social network di un dibattito può non avere una fine definita. È quindi fondamentale alimentare il dibattito in modo sensato senza aggiungere contenuti fuorvianti o sbagliati, ad esempio un link ad un pezzo sul reddito mentre il dibattito è sugli hacker.
REALIZZATE UNA CONNESSIONE EMOTIVA
Spesso i tweet sono sterili, senza coinvolgimento e stentano a crescere. È bene, invece, rendere emozionale il proprio discorso, cercare quel qualcosa che coinvolga le persone e le faccia partecipare alla conversazione con quell’hashtag. Da qui si capisce la necessità di creare un hashtag o un argomento che sia da una parte funzionale e dall’altra che colpisca le persone, siano esse a favore o contro di noi.
TWEET E RETWEET, MA SENZA ESAGERARE
Iniziate con i vostri tweet e inviate poi un tweet con una domanda relativa al topic da noi scelto includendo ovviamente l’hashtag da portare in Trending Topic. Chiedete ai vostri followers di retwittare, così da innescare un effetto domino: inizierà a prendere forma un vortice di informazioni che Twitter interpreterà a nostro favore, cioè dando maggiore importanza alla nostra discussione piuttosto che alle altre contemporaneamente presenti. Twittare messaggi a sproposito e con un’elevata frequenza nel tempo non ha alcun effetto e potrebbe, anzi, essere deleterio per gli scopi proposti in questa guida dunque è importantissimo che abbiano sempre al loro interno solo contenuti sì attinenti all’hashtag da portare in Trending Topic, ma soprattutto nuovi e interessanti.
Infatti non è tanto la quantità dei tweet inviati che fa la differenza; quanto, invece, il numero di utenti che twittano con quell’hashtag in un intervallo breve di tempo invece che in tutto il giorno. È inutile, ad esempio, generare un flusso enorme di tweet proveniente da pochi account con una frequenza di tweeting elevata nel breve periodo. È invece più utile che vi siano centinaia di utenti diversi che twittano l’hashtag, anche se con una frequenza decisamente più bassa. Continua a leggere