Vivere la Rete senza cadere nella rete

Il Web, così come l’ intero mondo della tecnologia, può talvolta nascondere tranelli e incongruenze, ben mascherati dalla parvenza di magnanimità, caratteristica del cosidetto “progresso”.

Servizi gratuiti, piattaforme di condivisione e motori di ricerca aperti al mondo intero ci portano infatti a dimenticare che i processi costruttivi dietro a questi colossi dell’ informazione altro non sono che gli stessi meccanismi alla base di ogni altra impresa capitalistica, dove l’ obiettivo è il profitto, e i mezzi utilizzati per ottenerlo non sempre sono i più corretti. Continua a leggere

eigenLab@Linuxday2011: making the alternative

Il Linux Day è un importante appuntamento per gli amanti del software libero. Una giornata nazionale interamente dedicata alla divulgazione e all’approfondimento di Linux e delle realtà che lo compongono.

Da dieci anni a questa parte la ILS (Italian Linux Society) coordina la manifestazione organizzando prevalentemente i vari gruppi di utenti Linux presenti sul territorio (LUGTrova un LUG) , che decidono le modalità e le pratiche da attuare nelle varie città per aderire all’iniziativa e stabiliscono come articolare tecnicamente la giornata.

A Pisa è il GULP (Gruppo Utenti Linux Pisa) che si è occupato della realizzazione dell’evento, invitando a partecipare molte realtà vicine alle tematiche del software libero.

Sabato 22 ottobre 2011 anche eigenLab ha voluto contribuire, ritenendola un’ opportunità per confrontarsi su tematiche importanti e attuali. Continua a leggere

Il Quinto Potere

L’ importanza che sta acquistando oggigiorno la rete nei processi sociali e politici degli ultimi anni è indiscutibile. Già durante le rivolte d’autunno, per il referendum e infine in occasione della protesta no-TAV ci siamo potuti accorgere di quanto internet sia diventato l’unico mezzo di informazione libero e non controllato da organi con interessi politici.

In una tale situazione è inevitabile che questo mezzo venga preso di mira da tentativi di oscuramento e piani per acquisire maggior controllo da parte delle istituzioni.

È proprio in questa direzione che si è orientato il E-G8 di internet del maggio scorso, nel quale il presidente della Repubblica Francese, Nicolas Sarkozy, ha proposto normative che consentono ai governi di controllare il traffico di informazioni sulla rete, secondo il modello della legge HADOPI già in vigore in Francia. Nel suo stesso discorso si evidenziavano tutte le contraddizioni di quel E-G8, un continuo “Noi” (Stati) contro “Voi” (utenti), il cui unico obiettivo è quello di normare quell’enorme spazio di libertà che è Internet, zittendo tutte le voci dei dissidenti e lasciando spazio solo alle multinazionali e al loro commercio. Continua a leggere

EigenNet – La nuova frontiera delle reti

Nell’ immaginario di molti di noi internet è il vero luogo dell’informazione libera che raggiunge tutti senza alcuna censura, immune dalla ben nota influenza che i poteri forti hanno su televisione e giornali. La connettività e la libertà offerte dalla rete consentono ora una circolazione di informazioni e saperi senza precedenti, concretizzando il concetto di “rete sociale”. Tale sviluppo è tangibile se osserviamo in particolare le dinamiche dei movimenti nati negli ultimi anni: le lotte non si limitano più soltanto alla piazza ma hanno trovato nella rete un nuovo luogo in cui esprimersi e organizzarsi.

Infatti, tutti i movimenti italiani nati negli ultimi anni, dall’onda viola al book bloc, hanno fatto un uso massiccio della rete sia come veicolo informativo che come luogo di produzione di discorso e dibattito. Le rivolte popolari del Maghreb non avrebbero avuto una diffusione così rapida senza sfruttare le potenzialità dei nuovi strumenti come i social network e i numerosi blog. Continua a leggere

Prospettive di libertà in rete: appunti per la costruzione di una rete libera da controllo e censura

Per riuscire a comprendere e ad analizzare al meglio l’odierna situazione riguardo alla regolamentazione di internet, e quindi ai processi che hanno portato alle leggi e ai trattati internazionali in discussione in questo periodo, è importante ripercorrere in maniera più o meno cronologica i passi legislativi, statunitensi e non, dal 1998 ad oggi.
È infatti nel 1998 quando gli Stati Uniti d’America decidono di emanare il DMCA (Digital Millenium Copyright Act), legge nata per implementare e rafforzare il contenuto di due trattati redatti nel 1996 dall’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO, ONU), che inizia un lungo processo di censura del Web.
Questa legge dichiara illegale la produzione e la diffusione di strumenti, servizi o tecnologie che possono aiutare ad aggirare i meccanismi di protezione della proprietà intellettuale e criminalizza qualsiasi elusione dei suddetti meccanismi di protezione, anche se non violano esplicitamente il diritto d’autore. [1]
I vari SOPA, PIPA e ACTA non sono altro che formalizzazioni della linea introdotta dal DMCA. Continua a leggere