Specchio Solare

Cos’è quello?

È un’approssimazione a spicchi di uno specchio parabolico. Uno  specchio parabolico ha, per la sua conformazione geometrica, la capacità  di concentrare in un punto (il fuoco) i raggi di luce paralleli al suo  asse. Nel nostro caso il “fuoco” non è un solo punto ma una specie di  asterisco fatto di tanti segmenti quanti sono gli spicchi.Bello ma a cosa serve?

Se i raggi di luce sono quelli del sole, il risultato è che nel fuoco  si concentra in ogni momento un’energia molto elevata, che può essere  sfruttata in svariati modi: per produrre energia elettrica, per bruciare  le navi nemiche (come si narra abbia fatto Archimede da Siracusa contro  le navi romane) oppure per cucinare.
Il nostro modello è stato pensato proprio come CUCINA SOLARE:  mettendo una pentola piena d’acqua nel “fuoco”, si riesce a cuocere una  pasta o qualsiasi altra cosa senza consumare neanche un po’ di gas e  usando solo l’energia pulita del sole.

Come l’avete costruito?

Il problema che si poneva era: come costruirlo nel modo più  economico, ma senza sacrificare la sua efficacia per i nostri scopi?  Certo un paraboloide di rotazione con la capacità riflettente di uno  degli specchi a cui siamo abituati sarebbe stato perfetto, ma non alla  nostra portata.
La forma: È proprio necessario che il fuoco sia un  punto? Non per una cucina solare: è sufficiente che l’area di  convergenza dei raggi sia contenuta nella nostra pentola (che non è  certo puntiforme!). Perciò si è pensato all’approssimazione a spicchi  con un profilo parabolico, molto più facili da realizzare.
La struttura parabolica è fatta in  polistirolo: è leggero, non costa troppo e soprattutto lo sappiamo  tagliare con precisione, grazie al nostro mitico tagliapolistirolo! La  superficie parabolica è rivestita di uno strato di acetato (le copertine  trasparenti che usano in copisteria) , per eliminare la ruvidità  naturale del polistirolo, al quale è stato incollato un foglio di mylar  alluminato (un materiale plastico rivestito di alluminio) per rendere il  tutto riflettente.

La costruzione

Il primo passo è stato la  costruzione del tagliapolistirolo: il principio base è molto semplice,  un filo caldo e teso taglia molto bene questo materiale, che fonde a  temperature molto basse. Nel nostro caso il filo è una corda di  chitarra, tenuta in tensione da un sistema di elastici, attraverso la  quale passa una corrente elettrica che la riscalda. Il taglio degli  spicchi ha impiegato buona parte del lavoro: il tutto sfruttando guide  prima rettilinee, poi a forma di parabola (realizzate in compensato  sottile e facile da lavorare). Poi ad ogni spicchio si è incollato il  doppio rivestimento di acetato-mylar.
Incolliamo tra loro gli spicchi.. ed ecco pronto il nostro specchio!

Un po’ di numeri

L’area coperta dallo specchio è di circa 2.4 m^2: considerando che la  potenza che ci arriva dal sole a mezzogiorno, su una superficie  perpendicolare ai raggi, è intorno ai 1000 Wm^2 (un po’ di meno a  dicembre, un po’ di più a giugno), il nostro specchio concentrerà sul  “fuoco” una potenza intorno ai 2 kW (questo valore dipende dal potere  riflettente del materiale con cui è ricoperto lo specchio). Per un  normale fornello da cucina la potenza è dell’ordine del kW (varia da  meno di 1 kW fino a qualche kW a seconda del tipo): il nostro specchio  non ha niente da invidiare alla cucina di casa! E il tutto senza  consumare neanche un po’ di gas..

Il solare in Italia

Attualmente in Italia la produzione di energia elettrica da fonti  rinnovabili si attesta intorno al 15%, di cui però oltre il 10% proviene  da centrali idroelettriche e ha perciò quasi raggiunto il suo limite  massimo di sfruttamento, per lo meno per quanto riguarda i grandi  impianti. Una delle proposte per l’imminente meeting sul clima a  Copenaghen prevede che per il 2050 almeno i due terzi della produzione  vengano da fonti rinnovabili (e almeno il 20% nel 2020): l’Italia  dovrebbe più che raddoppiare l’apporto di energia da solare ed eolico  entro dieci anni. Per quanto riguarda il solare, la quota attuale è  molto inferiore ad un punto percentuale, nonostante esistano già molte  tecnologie valide per sfruttare l’energia che ci arriva dal sole:
-Impianti solari termici: per riscaldamento o per la produzione di acqua  calda (o per cucinare!)
-Impianti solari termodinamici: sfruttano la  concentrazione solare tramite specchi per la produzione di energia  elettrica
-Impianti fotovoltaici.

L’idea della concentrazione della  luce solare tramite specchi, che può sembrare quasi banale, trova solo  ora un po’ di interesse da parte delle grandi produzioni di energia: il  solare termodinamico potrebbe essere una delle vie future dell’energia  solare. In Italia al momento è stato realizzato un solo progetto in  questa direzione: è il progetto Archimede, che sfrutta degli specchi  parabolici lineari (e quindi ancora più semplici del nostro!) per  riscaldare un fluido che scorre nel tubo posto lungo la linea di fuoco  degli specchi. È molto importante incentivare anche l’autoproduzione di  energia dal sole: pannelli solari termici o fotovoltaici possono  facilmente trovare posto sui tetti delle abitazioni e soddisfare buona  parte delle esigenze casalinghe.

Ma a parte il cucinare che scopo ha tutto ciò?

Il nostro progetto vuole mostrare come l’autocostruzione delle più  semplici fra le tecnologie del solare sia alla portata di tutti, e come  sia importante guardare non solo alle grandi produzioni centralizzate di  energia, ma anche ad una produzione autonoma, in ognuna delle nostre  case. Inoltre vogliamo mostrare come alla base del solare termodinamico,  che potrebbe rappresentare una delle vie di fuga dai combustibili  fossili, ci sia un principio molto semplice: il fatto che queste  tecnologie non siano ancora sfruttate adeguatamente dipende da una  colpevole mancanza di investimenti e non da una loro complessità  intrinseca. Inoltre, dobbiamo confessarlo, l’autocostruzione è un gran  divertimento! (potete immaginare quanto tempo abbiamo perso a giocare  con il tagliapolistirolo…)

Ecco come lo specchio accende una scopa di saggina in una mattina di dicembre!strong&
http://www.youtube.com/watch?v=Zb2vUqsKrXY

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