Questa seconda giornata di Metro Olographix Camp è stata incredibilmente intensa. Per 14 ore no-stop si sono susseguite ad un ritmo forsennato talks di vario tipo, mentre nel parco le tende continuavano a spuntare come funghi e tra le quali è pure iniziata a sventolare una bandiera pirata!
Oggi abbiamo conosciuto il software GlobaLeaks, utilissimo per aumentare la trasparenza e diminuire la corruzione nelle aziende e nelle città tramite segnalazioni di anonimi whistleblower.Dunque una presentazione su SecuShare: un software di comunicazione friend to friend ultrasicuro che si appoggia su GNUnet, perfino più paranoico di RetroShare, software molto utilizzato in eigenLab.
A interessarci però in prima persona è stata senz’ altro la presentazione “Community Wireless”, a cura di Nemesis di Ninux . Illustrando innanzitutto i principi alla base di questo progetto di cui è stata sottolineata l’ orizzontalità. In questo talk Federico ha suggerito ottimi metodi per far interfacciare le comunità affette da digital divide con i wisp, in modo da poter creare comunity wireless in zone anche remote. Poco dopo ci siamo incontrati nel tendone dei ragazzi di ninux per fare finalmente una piccola assemblea reale con le nuove community network che si stanno formendo in italia, in particolare a Firenze e a Viterbo.
Nell’hack space i workshop nascevano quasi casualmente e alcuni di noi ne hanno seguito uno sulla saldatura nel quale i ragazzi dell’ESC aiutavano a costruire piccole spille fatte con LED ed alimentate da una piccola batteria per orologi.
In serata un seminario di lockpicking gestito sempre dall’ ESC di Venezia ha attirato all’ hackerspace una quantità impressionante di interessati, che hanno infierito sui poveri lucchetti fino a tarda ora. Per concludere è stata offerta una serata di musica all’ Aurum di Pescara, nel quale è ora esposta una mostra d’ arte sulle nuove tecnologie.