Giorno 11 Il bastone della tua vecchiaia

Le piante di pomodoro sono ormai grandicelle (sono già visibili i primi frutti), ed essendo per natura piante striscianti, necessitano di un supporto per potersi sviluppare in altezza e non colonizzare l’intero orto!
Per questo abbiamo recuperato delle canne selvatiche e le abbiamo disposte in modo da creare una struttura, a mo’ di “tenda”. Ne abbiamo aggiunte delle altre più sottili nel punto di incontro delle precedenti, parallele al terreno, formando un’unica struttura stabile. I pomodori sono stati legati ai sostegni con dei fili appositi, che potrete trovare in qualsiasi negozio di giardinaggio. Abbiamo dovuto aver cura di prendere solo il ramo principale di ogni pianta per evitare che gli altri si spezzassero.
Visto che abbiamo recuperato delle mattonelle vorremmo, nei prossimi giorni, realizzare una pavimentazione nelle strisce di terra non coltivate per rendere più agevole il passaggio d’ inverno. Tutto questo nella prossima puntata! Continua a leggere

Giorno 10 – Adotta una piantina

Dopo aver trapiantato anche le melanzane nell’orto, ci siamo accorti che nuovamente avremmo dovuto eliminare quelle più fragili, come è successo per i pomodori. Sta volta però, un po’ per spirito genitoriale, un po’ sotto il consiglio di Nicola, un ragazzo della facoltà di Scienze, abbiamo deciso di non buttarle, ma regalarle: metteremo i vasetti vicino alla porta d’entrata del laboratorio con delle etichette per poterle distinguere (ci saranno sia cavoli che melanzane) e chiunque abbia voglia di imitare il nostro percorso anche solo aggiungendo un vaso in balcone, è libero di prenderle, o potete contattarci per prenotarle. Trattate con cura le nostre piantine, e soprattutto, non usate diserbanti chimici!

Inoltre questa mattina uno di noi, controllando l’orto, ha scoperto il felice evento: finalmente i nuovi semi di zucchina hanno fatto capolino dalla terra!

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Quarto post. Una generazione coltiva un albero, quella successiva ne gode l’ombra. [cit.]

Come promesso, ecco il nuovo assetto dell’orto, come potete vedere nessuna pianta si trova al posto di prima, ed è molto ingrandito!

schema orto

Intanto le zucchine in fiore sono state fecondate e rucola e spinaci sono pronti per essere colti.

Abbiamo cominciato a creare dei camminamenti tra una fila di piante e l’altra, ma imparando dai nostri errori non sono più piastrellati, bensì di plastica e con dei fori che permettono il deflusso dell’acqua evitando l’effetto “scivolo” che si era creato lo scorso anno.

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Giorno 9 – Un prezioso regalo!

I pomodori crescono in fretta, sono già diventati “nonni”! Nel gergo contadino le femminelle, i nuovi getti che crescono all’ascella delle foglie, vengono chiamati “nipoti”. Questi rametti devono essere asportati per evitare che la pianta consumi energie inutilmente e dia frutti di dimensioni ridotte, e così abbiamo fatto.

Altro consiglio contadino che abbiamo seguito è stato quello di annaffiare un po’ meno dal momento in cui sono nati i fiori. Pare infatti che i pomodori trovino difficoltà nella fecondazione se bagnati eccessivamente.

Altra novità: una ragazza, Martina, ci ha gentilmente donato due bottiglie di infuso di ortiche da spruzzare con un nebulizzatore sulle piante. L’elevato contenuto di acido formico e salicilico al suo interno è efficace per prevenire parassiti animali e vegetali. L’ortica inoltre è ricca di azoto, ferro, sali minerali e vitamine, stimolando così la crescita. Attenzione però! Sul pomodoro va spruzzato solo a terra per evitare infezioni, mentre il suo odore intenso sul cavolo potrebbe attirare la Cavolaia, una farfalla parassitaria, quindi meglio evitare!

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Giorno 8 – Al ladro!

Poiché zucche e zucchine tardavano ad uscire abbiamo deciso di controllare le buche scoprendo la triste verità… i merli ci hanno mangiato i semi. Era da un po’ che li vedevamo aggirarsi attorno all’orto ma credendo di aver messo i semi sufficientemente in profondità, non ci siamo mai posti il problema. Fortunatamente ne avevamo conservati altri.

Non potendo però aspettare che germogliassero di nuovo del panno umido a causa dei tempi stretti, abbiamo optato per un’altra tecnica altrettanto efficiente: li abbiamo lasciati a mollo in un bicchiere pieno d’acqua tutta la scorsa notte e oggi li abbiamo seminati. Speriamo che questa volta i merli siano clementi!

Nota positiva della giornata: sia cavolo nero che cicoria sono nati!

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