Quarto post. Una generazione coltiva un albero, quella successiva ne gode l’ombra. [cit.]

Come promesso, ecco il nuovo assetto dell’orto, come potete vedere nessuna pianta si trova al posto di prima, ed è molto ingrandito!

schema orto

Intanto le zucchine in fiore sono state fecondate e rucola e spinaci sono pronti per essere colti.

Abbiamo cominciato a creare dei camminamenti tra una fila di piante e l’altra, ma imparando dai nostri errori non sono più piastrellati, bensì di plastica e con dei fori che permettono il deflusso dell’acqua evitando l’effetto “scivolo” che si era creato lo scorso anno.

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Giorno 9 – Un prezioso regalo!

I pomodori crescono in fretta, sono già diventati “nonni”! Nel gergo contadino le femminelle, i nuovi getti che crescono all’ascella delle foglie, vengono chiamati “nipoti”. Questi rametti devono essere asportati per evitare che la pianta consumi energie inutilmente e dia frutti di dimensioni ridotte, e così abbiamo fatto.

Altro consiglio contadino che abbiamo seguito è stato quello di annaffiare un po’ meno dal momento in cui sono nati i fiori. Pare infatti che i pomodori trovino difficoltà nella fecondazione se bagnati eccessivamente.

Altra novità: una ragazza, Martina, ci ha gentilmente donato due bottiglie di infuso di ortiche da spruzzare con un nebulizzatore sulle piante. L’elevato contenuto di acido formico e salicilico al suo interno è efficace per prevenire parassiti animali e vegetali. L’ortica inoltre è ricca di azoto, ferro, sali minerali e vitamine, stimolando così la crescita. Attenzione però! Sul pomodoro va spruzzato solo a terra per evitare infezioni, mentre il suo odore intenso sul cavolo potrebbe attirare la Cavolaia, una farfalla parassitaria, quindi meglio evitare!

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Giorno 8 – Al ladro!

Poiché zucche e zucchine tardavano ad uscire abbiamo deciso di controllare le buche scoprendo la triste verità… i merli ci hanno mangiato i semi. Era da un po’ che li vedevamo aggirarsi attorno all’orto ma credendo di aver messo i semi sufficientemente in profondità, non ci siamo mai posti il problema. Fortunatamente ne avevamo conservati altri.

Non potendo però aspettare che germogliassero di nuovo del panno umido a causa dei tempi stretti, abbiamo optato per un’altra tecnica altrettanto efficiente: li abbiamo lasciati a mollo in un bicchiere pieno d’acqua tutta la scorsa notte e oggi li abbiamo seminati. Speriamo che questa volta i merli siano clementi!

Nota positiva della giornata: sia cavolo nero che cicoria sono nati!

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Terzo post. Adotta una piantina (2)

Anche quest’anno abbiamo sottostimato la nostra abilità nel far crescere le piantine nel semenzaio, per questo ce ne sono avanzate tantissime. È ora di regalarle! Se avete posto nel vostro balcone o avete trovato un pezzo di terra dove pensate potreste coltivare,  contattateci. (info@eigenlab.tk, o un commento qui sotto)

Per ora le piantine rimaste sono

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Giorno 7 – Ora si che piglia bene!

E’ giunta l’ora di completare l’opera! Il lavoro ogni giorno diventa più impegnativo; ci siamo organizzati in turni per annaffiare quotidianamente il nostro pezzo di terra ed estirpare le graminacee che costantemente vengono a farci visita.

Le piantine di pomodoro e cipolla stanno crescendo sane e robuste e questa è una motivazione in più per continuare il processo di semina. Piantiamo quindi anche cicoria, cavolo nero, zucche e zucchine. Anche in questo caso rispettiamo gli spazi necessari per ogni specie: cicoria e prezzemolo possono essere seminati a spaglio, per il cavolo nero invece pratichiamo dei fori non molto profondi alla distanza di 40 cm l’uno dall’altro. Zucche e zucchine, hanno bisogno di un metro di distanza reciproca e possono essere poste ad un paio di cm di profondità.

Ora all’appello mancano solo melanzane e  basilico, che pigri crescono nel semenzaio…poi il gioco è fatto!

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