Nel giro di due settimane è iniziata la piantumazione della terra: abbiamo trapiantato:
-i cetrioli nella prima fila e un paio nella seconda, inframmezzati da cipolle;
-le zucche e le zucchine all’inizio e alla fine di ogni cumulo affinchè avessero spazio in terra per allagrarsi;
-i pomodori in tre file centrali;
-la cicoria, gli spinaci e la rucola direttamente in terra subito dopo i cetrioli.
Successivamente sono state piantate altre patate, tre peperoni spagnoli e sei di trombette, una zucca tipica di una zona del savonese, il tutto in fondo all’orto.
Le zucche e le zucchine si sono subito ambientate e hanno continuato a crescere rigogliose e felici! I cetrioli, pur non dando segni di sofferenza, non sono cresciuti se non dopo una decina di giorni, mentre i pomodori, ancora troppo teneri e con poche radici (anche perché in vaso ce ne erano troppi, per cui le redici non erano cresciute bene), non sono sopravvissuti a lungo.
Per ovviare a ciò, visto che per inesperienza sono stati piantati troppi pomodori, le piantine rimaste sono state fatte crescere ancora in vaso con più spazio e dopo un’altra settimana sono state trapiantate. Questa volta per facilitare lo sviluppo delle radici e per ovviare alla carenza di calcio, sono state scavate buche più grandi, riempite con gusci d’uovo sbriciolati e terriccio. Ora le nuove piantine crescono decisamente più robuste delle precedenti!
Successivamente sono state piantate altre patate, tre peperoni spagnoli e sei di trombette, una zucca tipica di una zona del savonese, il tutto in fondo all’orto.