In Cina sono in arrivo nuove misure restrittive poste dal Governo alla libertà di informazione e alla diffusione sul web. Ad essere sotto attacco in particolare è Twitter, social network ultimamente utilizzato dai giornalisti per diffondere notizie riguardanti le vicende di corruzione della classe politica.
Secondo l’organismo che vigila sulla stampa, su Internet vengono diffuse notizie non verificate che danneggerebbero sia la sfera pubblica che quella privata della nazione asiatica.In un primo istante eventi come questi portano a chiederci se e tra quanto tempo la mannaia della censura si abbatterà con tale violenza anche sull’Occidente e in Italia, con il rischio però di credere che fino ad allora questo sia un problema che non ci riguardi.
Per definizione, invece, la rete è un mezzo di collegamento tra migliaia di persone, tanti Paesi e soprattutto realtà differenti, e dunque una limitazione posta ad una parte della rete è già un danno a tutti i componenti della rete stessa.
Quella censura che sta colpendo Paesi dall’altra parte del Mondo è quindi da considerarsi una censura fatta anche a noi e alla quale è necessario iniziare fin da ora a reagire collettivamente.