C’è una nuova stella verde in Vettovaglie!

Ultimamente siamo in vena di maintaining. La rete mesh [1] è un tipo di rete che ha bisgno di manutenzione continua e bisogna tenere sotto controllo non solo gli apparati fisici ma anche il traffico che passa sui nodi più critici.
Uno dei nodi più utilizzati, a causa della sua posizione, è quello in piazza delle vettovaglie. [2] Da qualche settimana però, faceva i capricci anche lui. Per migliorare la situazione, decidiamo che in questo caso un upgrade sia necessario e abbiamo sostituito una picostation M2 con una M2HP [3] che ha un processore più potente, in questo modo il numero di client [4] che l’antenna può servire aumentano, non creando sovraccarichi. Il collo di bottiglia rimane la banda in uscita verso internet: dato che tutti i nostri servizi sono interni alla rete, non necessitano quindi di accedere ad internet e funzionano anche in assenza di esso; l’accesso ad internet è un servizio a se stante che dipende dalla volontà dei membri della community di condividere la propria ADSL per permettere l’accesso ad internet a chi si collega ad eigenNet.
Approfittando di questo lavoretto risistemiamo l’impianto interno (router per ridistributìire il segnale nell’appartamento, alimentatore per l’antenna, cavi) in modo che possano accogliere il futuro server. Questo nodo infatti funziona solo da ponte verso gli altri nodi dove sono collegati direttamente i server [5] con i servizi di eigennet,o verso le uscite su internet.

[1] http://it.wikipedia.org/wiki/Wireless_mesh_network

[2] http://map.ninux.org/select/pisaluca_carrarino/

[3] http://dl.ubnt.com/datasheets/picostationm/picom2hp_DS.pdf

[4] http://it.wikipedia.org/wiki/Client

[5] http://it.wikipedia.org/wiki/Server

Manutenzione pisa::exFausto

Durante le prime settimane di Dicembre ci siamo accorti che l’antenna sul tetto di un vecchio membro della nostra community era spenta. [1]
Fausto non abita più in quella casa ed il nodo era rimasto senza un maintainer, quindi ce ne stavamo occupando momentaneamente noi. L’ antenna non aveva mai dato problemi ed era utile per la connettività della zona porta a Lucca, avevamo quindi deciso di non toglierla.

exfausto:cambiamo l'antenna

exfausto:cambiamo l’antenna

Dovendo ritornare sul tetto per poter capire cosa fosse successo, abbiamo ripreso i contatti con i nuovi inquilini, che non erano al corrente di avere una preziosa antenna di eigennet sopra le loro teste! Un caffè e qualche spiegazione e i nuovi inquilini si sono trovati felicemente sorpresi ed hanno accolto la nostra richiesta di poter continuare a tenere l’antenna sul tetto molto positivamente! (le antenne che utilizziamo hanno un picco massimo di assorbimento di 8 Watt, [2] molto meno di qualsiasi lampadina) l’entusiasmo ha anche portato uno dei ragazzi a salire sul tetto con noi e darci una mano, oltre che, dato che dalla sua camera non era possibile, a gustarsi la vista della torre da una posizione privilegiata. Purtroppo l’antenna era da sostituire poichè essedo cedute le fascette di plastica l’antenna si era capovolta lasciando esposte le parti delicate alle intemperie. (per fissare qualsiasi tipo di dispositivo all’esterno, conviene sempre usare filo di rame, recuperabile dagli innumerevoli vecchi fili per antenne televisive che hanno un’anima di rame puro) [3]
Sostituite le vecchie fascette e l’antenna, abbiamo subito appurato che la connettività era perfetta, anche grazie al nuovissimo nodo [4] a meno di 200m!

[1] http://map.ninux.org/select/pisaexfausto/

[2] http://dl.ubnt.com/datasheets/picostationm/picom2hp_DS.pdf

[3] https://grow.wlan-si.net/wiki/Navodila/NeDa questo è un sintetico tutorial per evitare errori comuni, come quest’ultimo, creato dai nostri amici sloveni che gestiscono una rete mesh che copre tutti i confini della nazione (ad anche oltre!) https://wlan-si.net/en/

[4] https://eigenlab.org/2013/12/un-nuovo-nodo-si-aggiunge-alla-community-pisapower/

Riflessioni sul nuovo regolamento in materia di tutela del diritto d’autore

Il regolamento per la tutela del diritto d’autore online, dopo essere stato contestato sia in Italia che all’estero, e aver subito una revisione, sarà attivo da marzo 2014. Nessun aspetto controverso del regolamento è stato chiarito e i nostri dubbi a riguardo continuano ad essere diversi. Dal prossimo anno, i detentori del diritto d’autore, nel caso riscontrassero una violazione, dovrebbero appellarsi all’AGCOM (non più al gestore del sito [1]). A questo punto il garante delle comunicazioni, a sua discrezione, senza appellare la magistratura, avrà la libertà di scegliere se il caso in questione sia abbastanza grave da procedere per rito abbreviato (in 12 giorni) o sia un caso non grave e quindi si possa agire nei canonici 35 giorni, nei quali può scegliere di comunicare la rimozione del contenuto illecito o addirittura l’oscuramento del sito (la variazione dei temi a seconda della gravità del fatto è una delle modifiche che sono state apportate al testo).
La possibile difesa alla direzione servizi media dell’autorità da parte dell’ “uploader” [1] deve avvenire in 5 giorni (3 nei casi ritenuti gravi). Nel caso ciò non avvenga, gli hosting provider rischiano multe fino a 250 mila euro.
Riteniamo che questa rettifica non abbia cambiato nulla di una legge su cui già ci eravamo espressi criticamente. [2]
Innanzitutto ci chiediamo come possa il Garante delle Comunicazioni millantare la “garanzia di protezione dei diritti fondamentali” quando nella legge viene considerato un atto di pirateria – con richiesta di oscuramento – anche solo una pagina contente un link ad un file sotto copyright. D’altronde non comprendiamo come possa la stessa AGCOM valutare in modo oggettivo se la violazione sia così grave da dover procedere con tempi più stretti, dato che nella commissione apposita figurano molti membri di associazioni che si occupano della strenua difesa del copyright, come la SIAE e diversi Comitati per la difesa del diritto di autore. Tale organismo si trova quindi ad essere in palese conflitto di interessi rimuovendo di fatto la possibilità di un giudizio equo e super partes nei confronti di un presunto colpevole. Continua a leggere