Le responsabilità di chi appoggia il Golden Rice

 Il 22 marzo è uscito un articolo sul sito de Le Scienze intitolato Le responsabilità di chi si oppone al Golden Rice, scritto da David Ropeik.[1] Nell’articolo l’autore accusa diverse organizzazioni ambientaliste – tra cui Greenpeace – di essere fautrici indirette della mancata immissione del riso GM nei paesi in via di sviluppo, e dunque di doversi ritenere responsabili della morte di migliaia di persone a causa di malattie legate alla carenza di vitamina A.
Il tema ha spinto eigenLab ad approfondire la questione e ciò che è emerso è una pressoché totale infondatezza delle tesi sostenute. Da tre anni eigenLab organizza un corso di autoformazione riconosciuto dall’Università di Pisa proprio sulle criticità legate all’uso di piante GM in agricoltura e uno dei professori, Marcello Buiatti, ordinario di genetica presso l’Università di Firenze da trent’anni, ci ha rilasciato un’intervista dove smentisce punto per punto i contenuti dell’articolo.

eigenLab: “Nella prima parte dell’articolo viene spiegato che la Syngenta, multinazionale svizzera specializzata nel mercato dei semi e dei pesticidi e impegnata nella ricerca genomica e biotecnologica, abbia ritirato il Golden Rice, “tecnicamente pronto per la coltivazione”, su pressione “dell’opposizione alla tecnologia GM”.” Continua a leggere

eigenNet raggiunge le periferie!

tmp_IMAG0094-1636440200Ormai da qualche giorno è attiva l’antenna sul casottino occupato di gagno! in questo quartiere, già da un mese, un comitato spontaneo di abitanti ha occupato una struttura del comune lasciata abbandonata alle intemperie da anni situata nel parco al centro del quartiere. Il comitato è molto attivo, con una progettualità varia. Gli occupanti, anche senza avanzate competenze informatiche, vorrebbero sfruttare le potenzialità del progetto eigenNet per i moltissimi servizi che si possono sviluppare. La prima idea è di utilizzare la rete per creare un “interfono” tra i condomini per le comunicazioni verso il casottino e tra gli abitanti, che dopo l’esperienza dell’occupazione stanno iniziando a comportarsi come una vera community!