5° Appuntamento: I plasmi nello spazio e in laboratorio

Cosa è avvenuto e cosa sta avvenendo in ambito scientifico negli ultimi anni? Una domanda a cui non tutti forse sapranno rispondere, sia per carenza di materiale accessibile ai non addetti ai lavori che per la vastità dei campi di ricerca di cui team di ricercatori si occupano in tutto il mondo. Con un ciclo di seminari di tipo divulgativo, cercheremo di toccare alcuni punti fondamentali della ricerca scientifica attuale cercando di coniugare quanto più possibile gli aspetti sperimentali e teorici e facendo intervenire professori, ricercatori e dottorandi della nostra università.

Nel terzo incontro del ciclo parleremo dei processi che caratterizzano la ricerca nel campo dei Plasmi.

Interverrà:
Prof. Francesco Califano (Università di Pisa)

I PLASMI NELLO SPAZIO E IN LABORATORIO
STUDIO DELLA DINAMICA DI UN SISTEMA COMPLESSE
I plasmi si trovano quasi ovunque nell’Universo, ma sono invece rari sulla Terra dove vengono prodotti in laboratorio principalmente per riprodurre le reazioni di fusione nucleare che avvengono nelle stelle. La Meteorologia Spaziale, la redistribuzione violenta di corrente in un tokamak, l’accelerazione di particelle, i brillamenti solari, il confinamento inerziale con impulsi laser super-intensi e super-veloci, i dischi di accrescimento, i “jets” relativistici nello spazio: sono solo alcuni esempi delle tantissime manifestazioni spettacolari di un plasma.
La comprensione dei processi collettivi non lineari nei plasmi che spontaneamente sviluppano una dinamica a multi-scala, rappresenta oggi una delle sfide principali in Fisica, in particolare a causa del fatto che i plasmi rimangono a lungo in uno stato lontano dall’equilibrio
termodinamico essendo i processi collisionali molto poco efficienti. In questo contesto, la turbolenza nei plasmi, uno dei problemi più difficili e importanti da studiare, è forse l’esempio migliore di questo comportamento non lineare a multi-scala.
Nel seminario, dopo aver introdotto la definizione di plasma e i suoi campi di applicazione, saranno discussi i fondamenti teorici e le difficoltà matematiche e numeriche nel definire un modello di plasma. Saranno inoltre discussi alcuni processi fondamentali nei plasmi, dalla riconnessione magnetica alle instabilità più importanti, quali ad esempio quella di Kelvin-Helmholtz, sia da un punto di vista teorico sia applicativo. Infine, sarà presentato il nuovo percorso di doppio diploma in Fisica, Laurea Magistrale (indirizzo plasmi), in collaborazione con l’Università’ di Parigi VI (UPMC).

Mercoledì 18 marzo
Ore 15:00
Aula B1 (Polo Fibonacci)

4° Appuntamento: Vita e morte delle stelle

Cosa è avvenuto e cosa sta avvenendo in ambito scientifico negli ultimi anni? Una domanda a cui non tutti forse sapranno rispondere, sia per carenza di materiale accessibile ai non addetti ai lavori che per la vastità dei campi di ricerca di cui team di ricercatori si occupano in tutto il mondo. Con un ciclo di seminari di tipo divulgativo, cercheremo di toccare alcuni punti fondamentali della ricerca scientifica attuale cercando di coniugare quanto più possibile gli aspetti sperimentali e teorici e facendo intervenire professori, ricercatori e dottorandi della nostra università.

Nel terzo incontro del ciclo parleremo dei processi che caratterizzano la ricerca nel campo della fisica stellare e dell’evoluzione stellare.

Interverranno:
Prof. Scilla Degl’Innocenti (Università di Pisa)

LA FISICA STELLARE COME “STELE DI ROSETTA”
PER L’ARCHEOLOGIA DELLE POPOLAZIONI STELLARI

Discuteremo uno dei temi di punta dell’attuale ricerca in fisica stellare e cioè lo studio delle popolazioni stellari galattiche ed extragalattiche. Le galassie ospitano al loro interno stelle con caratteristiche
diverse che, opportunamente interpretate, rivelano la storia evolutiva della galassia stessa.  Le popolazioni galattiche piu’ facilmente studiabili sono gli ammassi stellari, cioe’ raggruppamenti spaziali di
stelle con caratteristiche simili e la fisica stellare, cioe’ la scienza che studia il funzionamento e l’evoluzione delle stelle, costituisce la chiave per decodificare le informazioni contenute negli ammassi stellari.

L’impressionante sviluppo delle capacita’ osservative di telescopi da terra e dallo spazio avvenuto negli ultimi anni, ha permesso non solo di migliorare la conoscenza delle stelle della nostra Galassia ma ha anche dato il via allo studio delle popolazioni stellari nelle galassie del Gruppo Locale.

Massimiliano Razzano  (Università di Pisa, VIRGO)

CADAVERI STELLARI
INDAGANDO SULLA MORTE VIOLENTA DELLE STELLE
Le stelle di grande massa terminano la loro esistenza con spettacolari esplosioni, osservabili come supernovae o lampi di raggi gamma. Questi fenomeni, fra i più violenti ed energetici dell’Universo, danno origine a corpi celesti decisamente esotici, come stelle di neutroni o buchi neri. Questi “oggetti compatti” sono laboratori naturali che permettono di studiare la fisica in condizioni estreme di densità e campi gravitazionali ed elettromagnetici. Oltre ad aiutarci a studiare problemi astrofisici, in questo modo è possibile anche indagare aspetti di fisica fondamentale, dalla gravità all’equazione di stato in condizioni di altissime densità. Grazie alla grande disponibilità di telescopi a terra e nello spazio, capaci di osservare tutto lo spettro elettromagnetico, dalle onde radio ai raggi gamma, stiamo raggiungendo una comprensione sempre più profonda di questi straordinari oggetti. Questi oggetti compatti sono inoltre fra i principali candidati per l’emissione di onde gravitazionali, che sarà alla portata di Virgo e degli interferometri gravitazionali di seconda generazione. Discuteremo lo stato delle osservazioni di stelle di neutroni, buchi neri e lampi di raggi gamma, con particolare attenzione alle attività di ricerca in Dipartimento legate allo studio di questi affascinanti oggetti.

Mercoledì 11 marzo
Ore 16:00
Aula B1 (Polo Fibonacci)

3° Appuntamento: Dalla Fisica dello spazio all’ingegneria relativistica

Cosa è avvenuto e cosa sta avvenendo in ambito scientifico negli ultimi anni? Una domanda a cui non tutti forse sapranno rispondere, sia per carenza di materiale accessibile ai non addetti ai lavori che per la vastità dei campi di ricerca di cui team di ricercatori si occupano in tutto il mondo. Con un ciclo di seminari di tipo divulgativo, cercheremo di toccare alcuni punti fondamentali della ricerca scientifica attuale cercando di coniugare quanto più possibile gli aspetti sperimentali e teorici e facendo intervenire professori, ricercatori e dottorandi della nostra università.

Nel terzo incontro del ciclo parleremo dei processi che caratterizzano la ricerca nel campo dei Plasmi.

Interverrà:
Prof. Francesco Pegoraro (Università di Pisa)

DALLA FISICA DELLO SPAZIO ALL’INGEGNERIA RELATIVISTICA
BREVE VIAGGIO TRA FENOMENI NON ELEMENTARI

Verranno illustrati alcuni processi che caratterizzano la Fisica dei Plasmi in campi di ricerca che spaziano dall’ottica non lineare relativistica alla Fisica dello spazio facendo riferimento in particolare alla tematiche innovatiche che essa propone.

SLIDES SEMINARIO: http://efesto.eigenlab.org/~ciccio/CONF-25-2-15-pdf”

Mercoledì 25 febbraio
Ore 16:00
Aula B1 (Polo Fibonacci)

http://efesto.eigenlab.org/~ciccio/eigenLab/Lavori/pegoraro.png

2° Appuntamento: Simulatori quantistici e transizioni di fase

Cosa è avvenuto e cosa sta avvenendo in ambito scientifico negli ultimi anni? Una domanda a cui non tutti forse sapranno rispondere, sia per carenza di materiale accessibile ai non addetti ai lavori che per la vastità dei campi di ricerca di cui team di ricercatori si occupano in tutto il mondo. Con un ciclo di seminari di tipo divulgativo, cercheremo di toccare alcuni punti fondamentali della ricerca scientifica attuale cercando di coniugare quanto più possibile gli aspetti sperimentali e teorici e facendo intervenire professori, ricercatori e dottorandi della nostra università.

Nel secondo incontro del ciclo ci occuperemo delle ultime ricerche nel campo dell’informazione quantistica, una branca della fisica studiata a partire dallo scorso secolo che aprirebbe la strada alla realizzazione di un computer quantistico. Partendo dalla spiegazione del background teorico che ne è alla base, il seminario si propone in particolare di presentare recenti risultati nel campo della ricerca sui simulatori quantistici, un modello sviluppato per la prima volta dal fisico Richard Feynman nel 1982.

Interverranno:
Ettore Vicari (Università di Pisa)

TRANSIZIONI DI FASE QUANTISTICHE

Nel mio seminario sarà data un’introduzione alle transizioni di fase quantistiche, tra fasi quantistiche differenti. Esse descrivono cambiamenti qualitativi nelle proprietà dello stato fondamentale in sistemi a molti corpi. A differenza delle transizioni di fase classiche, che sono generalmente causate da fluttuazioni termiche (per esempio la transizione liquido-gas), le transizioni quantistiche hanno origine dalle fluttuazioni quantistiche a temperatura zero.

SLIDES SEMINARIO: http://efesto.eigenlab.org/~ciccio/qt.pdf

Oliver Morsch (CNR-INFM, Università di Pisa)

SIMULATORI QUANTISTICI CON ATOMI DI RYDBERG

I simulatori quantistici, originalmente ideati da Richard Feynman trent’anni fa, sono tornati al centro dell’interesse della ricerca negli ultimi anni. Nel mio seminario racconterò brevemente la loro storia, partendo dai computer analogici degli anni 20 e 30, e spiegherò i vari approcci usati per realizzare tali simulatori. Infine illustrerò la nostra attività di ricerca con atomi di Rydberg ultrafreddi, i quali sono degli ottimi candidati per l’implementazione sperimentale di simulatori quantistici, e presenterò dei risultati recenti su transizioni di fase dinamiche in tali sistemi.

SLIDES SEMINARIO: http://efesto.eigenlab.org/~ciccio/studenti_2014_simulatori.pdf

Mercoledì 17 Dicembre
Ore 16:00
Aula A1 (Polo Fibonacci)

http://efesto.eigenlab.org/~diesys/grafica/locandine/14/12-17_ComputazioneQuantistica/12.17computazione.jpg

Onde gravitazionali e radiazione cosmica di fondo: tracce dell’universo primordiale

Qui la locandina dell’evento.

Vi aspettiamo giovedì 10 aprile alle 10.30 in aula F, al polo Fibonacci (ex Marzotto)

 

UNA MATTINATA DI INCONTRI PER CAPIRE LA RECENTE MISURA DELL’ESPERIMENTO BICEP

Com’era l’Universo nei primi istanti di vita? Come si e’ evoluto fino ad oggi? La recente misura dell’esperimento BICEP2 potrebbe, se confermata, rappresentare per la nostra comprensione di simili domande un momento di importanza seconda solo alla scoperta della radiazione cosmica stessa. In questo incontro cercheremo di approfondire gli aspetti essenziali connessi alla misura, dalla fisica della radiazione cosmica e la connessione delle osservabili alla storia dell’Universo, alle prospettive per le Onde Gravitazionali di origine cosmologica, in una prospettiva che possa risultare formativa sia per gli studenti di Fisica, sia per professori e ricercatori.

INTERVERRANNO

Andrea Ferrara (Scuola Normale Superiore)

~ COSMIC MICROWAVE BACKGROUND ~

Il Cosmic Microwave Background (CMB) è una radiazione di corpo nero alla temperatura di
3 gradi Kelvin che pervade l’Universo. Essa proviene da un epoca poco successiva al Big Bang e porta
impresse informazioni uniche sulla struttura, composizione e fisica del cosmo. In questa presentazione
descriveremo qualitativamente gli aspetti del CMB più rilevanti alla recente scoperta di BICEP2.

Steve Shore (Università di Pisa)

~ FONDO COSMICO E PROBLEMI DI MISURA ~

Giancarlo Cella (INFN PISA & VIRGO)

~ BICEP2: COSA IMPARIAMO DI NUOVO SULLE ONDE GRAVITAZIONALI ~

Farò una breve introduzione parlando in generale delle onde gravitazionali, delle loro caratteristiche e di come speriamo di rivelarle direttamente nel prossimo futuro.
Mi concentrerò in seguito, in particolare, sui fondi stocastici di onde gravitazionali di origine cosmologica, parlando di alcuni possibili meccanismi di generazione e dei limiti superiori correnti. Infine discuterò le possibili ricadute delle misure di BICEP2 su alcuni dei modelli teorici che prevedono un fondo stocastico gravitazionale, e sulle prospettive future di rivelare direttamente quest’ultimo.