The empire strikes ‘Black'(berry)

In questo articolo Reporter Sans Frontier parla di come la Research in Motion (RIM), azienda canadese che produce lo smartphone BlackBerry, stia cedendo alle richieste da parte di vari governi di avere accesso ai dati trasmessi tra dispositivi BlackBerry dei privati cittadini.

Già durante le rivolte di Londra pare che l’azienda abbia ceduto al governo inglese la possibilità di intercettare i messaggi scambiati tra i rivoltosi, mentre ora gli occhi sono puntati su altri Paesi come India, Russia, Sudafrica e Indonesia. Continua a leggere

Legge Ammazzablog: verso una rete senza libertà

L’impero colpisce ancora.

La mannaia di questo governo sulla cultura e sull’informazione torna a colpire.

Sta per essere approvato il famigerato comma 29 del DDL intercettazioni, che prevede l’obbligo da parte dei gestori di siti web e blog di pubblicare qualunque rettifica venga richiesta in merito ai contenuti del proprio sito, entro 48 ore dalla comunicazione da parte delle autorità.

Se ciò non avviene può seguire una multa fino a 12000 euro, sia per testate giornalistiche sia per blog personali (anche per un sito come eigenLab.org!!), e durante le 48 ore non vi è possibilità di contradittorio legale. Continua a leggere

Vivere la Rete senza cadere nella rete

Il Web, così come l’ intero mondo della tecnologia, può talvolta nascondere tranelli e incongruenze, ben mascherati dalla parvenza di magnanimità, caratteristica del cosidetto “progresso”.

Servizi gratuiti, piattaforme di condivisione e motori di ricerca aperti al mondo intero ci portano infatti a dimenticare che i processi costruttivi dietro a questi colossi dell’ informazione altro non sono che gli stessi meccanismi alla base di ogni altra impresa capitalistica, dove l’ obiettivo è il profitto, e i mezzi utilizzati per ottenerlo non sempre sono i più corretti. Continua a leggere

9 Dicembre: dagli spazi della cultura ad una cultura degli spazi.

Lo scorso  9  Dicembre si  sono conclusi  i  lavori  della CoP, la Conferenza delle Parti,  tenutasi a Durban, SudAfrica. Anche quest’ultima conferenza, vissuta dai più senza aspettative, è stata un fallimento: nessuna decisione di limitare le emissioni e nessuna disponibilità da parte dei paesi maggiormente inquinanti a trattare su tale questione.

Fin da subito abbiamo denunciato il fatto che una conferenza di tale importanza, che prende decisioni sul clima e sulle pratiche da adottare affinchè il surriscaldamento globale non danneggi irreversibilmente l’intero ecosistema, è stata messa da parte sia dai media mainstream che all’interno degli spazi che viviamo ogni giorno, come la nostra facoltà. Continua a leggere

COP 17 – Lo stoccaggio di CO2.

Federico Di Traglia(1) e Danilo Di Genova(2)
(1)     Dipartimento di Scienze della Terra – Università di Firenze
(2)     Dipartimento di Scienze Geologiche – Università Roma Tre

 

Si è concluso il CoP17. Solite certezze sulla mancanza di democrazia e soliti dubbi sugli impegni dei governi in chiave “verde”. Il nuovo asse euro-cinese dichiara di impegnarsi nella produzione di energia da fonti rinnovabili, dimostrando di non voler cambiare rotta in termini di “stile di produzione”. Non una parola sulla quantità di energia già prodotta, del sistema di produzione fortemente centralizzato, dei settori di impiego di energia fallimentari dal punto di vista di creazione di ricchezza, benessere e salute (uno fra tutti è il ciclo dei rifiuti, [1]). Continua a leggere