Festa delle Autoproduzioni Solidali

Clicca sulla locandina per leggere il programma!

Domani, sabato 26 Maggio 2018, piazza Martiri della Libertà (aka piazza S.Caterina) si riempirà di giuoiosi banchetti, artigiani/e, contadini/e, gruppi di musicanti & artisti per la tradizionale Festa delle Autoproduzioni Solidali,  un’occasione per incontrarsi, conoscersi, … e confrontarsi sulle alternative per un mondo più buono e più giusto (gustando magari una birra artigianale insieme a una focaccia fatta col metodo tradizionale).

eigenLab parteciperà alla festa portando un ricettario collaborativo (abbiamo semplicemente impaginato a libretto le ricette che manteniamo sulla wiki). Ci sarà anche il banchetto di scambio/offerta piante e semi, con le varietà che coltiviamo nell’orto!

Ci sarà anche il laboratorio di rilegatura, per imparare come si materializza un libro bellissimo e robusto (non i troiai rilegati con le spirali plasticose) usando pochissimi $€ e tanta fantasia. Se vuoi partecipare, porta con te il .pdf del libro che vuoi stampare e legare!

Vi invitiamo anche a partecipare al dibattito (con merenda!) che si terrà nel pomeriggio; vi aspettiamo numeros*!

Pomeriggio in giardino

Uno dei due salici ritorti dietro il casottino

Oggi pomeriggio abbiamo fatto dei lavoretti in giardino sapendo che domani verranno gli “attenti giardinieri” a tagliare l’erba alta (e tutto quello che ci sta in mezzo). Abbiamo protetto gli alberi con delle “staccionate” e trapiantato le orchidee selvatiche in posti più sicuri. Ecco qualche foto!


Le orchidee <3

Già l’anno scorso avevamo notato che in giardino erano nate delle orchidee selvatiche (Serapias neglecta), ma solo poche, protette con qualche canna di bambù. Continua a leggere

Incontri di autoformazione 3D

Primo appuntamento: Lunedì 16 Aprile ore 19:00 in laboratorio!

In questa foto stiamo assemblando la struttura in compensato: i pezzi ce li hanno tagliati al FabLab Genova con la loro tagliatrice laser Open Source! Una volta montato, abbiamo resinato il telaio per renderlo rigido e solido.

Come funziona la stampa 3D, e soprattutto: perché è interessante? Cosa si può fare con una stampante 3D?
Anziché comprare una stampante da assemblare, abbiamo deciso di utilizzare i progetti del modello Kodama (modificati dal FabLab di Genova) per costruirla da zero. Gli aspetti ingegneristici (meccanica, elettronica..) di questa prima fase hanno lasciato il posto agli aspetti più matematici e informatici quando la macchina è stata completata, per adattare il firmware e gestire la geometria della macchina. Una volta stabilizzato il setup della stampante si affrontano le fasi di produzione: dalla progettazione con software di modellazione 3D oppure CAD, calibrare la macchina (ad es. temperature degli estrusori, velocità dei motori, etc.), scegliere il materiale di stampa più adatto (ad es. alcune plastiche forniscono maggior resistenza meccanica mentre altri tipi permettono stampe più dettagliate) e infine stampare i pezzi e prepararli per il loro uso.

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Come ho aggiustato il mio spremiagrumi con la stampante 3D

Il mio amato e usatissimo spremiagrumi degli anni 80 un giorno ha ceduto… disperata, l’ho aperto e ho scoperto che il pezzo rotto era un pezzo meccanico di plastica, ma ottenerne uno nuovo era impossibile.

Allora ho pensato “Potrei stamparmelo con la stampante 3D ad Eigenlab?” e mi sono scaricata Openscad, un programma per disegnare in 3D.


L’idea iniziale era stampare l’intero pezzo ma era troppo alto se estruso in piedi e stampato appoggiato al piano la stampante avrebbe dovuto costruire molti supporti perché la base era rotonda.

Ho pensato quindi di costruire un pezzo che si sarebbe inserito nel componente originale tagliato, così da dover stampare meno e sfruttare la resistenza dell’originale. Dopo aver preso le misure col calibro ho fatto il progetto con Openscad, e usando lo slicer Cura l’ho stampato.


La prima stampa però non aveva le dimensioni giuste perché le misure non sono perfette al millimetro e si deve tener conto delle dimensioni del filamento di plastica estrusa: la componente superiore si infilava giusta nel suo posto, ma il buco inferiore era troppo stretto per il perno del motore.
Nel secondo tentativo ho aumentato la dimensione del buco inferiore, ma per la struttura del progetto su Openscad è aumentato erroneamente anche lo spessore della parte superiore.


Al terzo tentativo il pezzo era perfetto, il foro ospitava il perno del motore, e la metà superiore entrava nel suo alloggiamento.


Un pezzo irrecuperabile è stato sostituito da una stampa 3d e ora lo spremi agrumi da buttare funziona di nuovo!

Inaugurazione della stampante 3D autocostruita

Siamo finalmente alle fasi finali della costruzione della stampante 3D: restano da fare qualche test e gli ultimi ritocchi, ma già funziona egregiamente.

 

Domani 6 luglio dalle 17.30 in poi le porte saranno aperte a chiunque sia incuriositu da questa macchina costruita collettivamente:

  • qual’è il motivo per autocostruirsela anziché acquistarne una già pronta (a parte l’alta percentuale di genovesi nel hacklab)?
  • Perché è interessante una macchina che può stampare pezzi di ricambio per se stessa e per altre macchine?
  • Perché preferiamo i paradigmi OpenSource al turbocapitalismo?
  • È possibile riciclare la plastica? ( yes! )

 

Vi aspettiamo numeros* domani al casottino nel polo Fibonacci: stampiamo qualcosa, facciamo chiacchiere 3D aperitiveggiando, una giratina nell’orto col tramonto e la musica a far da sfondo.